Alberto Angela, volto della divulgazione scientifica della RAI, non usa mezze misure: “Consiglio a tutti di seguire le norme e le precauzioni che ci indicano proprio gli esperti”. Il suo è un appello alla calma e alla precauzione: le analisi, dice, si fanno alla fine e dunque in questa fase non sono probabilmente l’attività più utile con cui impegnare il nostro tempo. Meglio seguire le indicazioni impartite dalle Autorità, frutto appunto delle consulenze offerte dagli scienziati consultati, in attesa che l’emergenza dichiarata dalla Protezione Civile sia sotto controllo e si possa tornare gradualmente alla normalità.
Le norme di comportamento a cui si riferisce Alberto Angela sono ovviamente due: quelle contenute nelle istruzioni fornite dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanita, relative alla pulizia personale e all’opportunità di ridurre i contatti non indispensabili, fino ovviamente all’invito arrivato con il dPCM dell’8 marzo di evitare qualsiasi spostamento non indispensabile (se non per ragioni di emergenza, di salute ecc) nell’area che comprende grandi fette di Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e una parte delle Marche.
Un messaggio rassicurante
Il videomessaggio di Alberto Angela si chiude con un pensiero rivolto a due categorie di persone: i congiunti delle vittime di questa epidemia, troppo spesso secondo il divulgatore assimilati solo a dei numeri dimenticando che sono persone, ma soprattutto a chi è impegnato nella gestione della crisi nelle strutture sanitarie. Al contrario di chi può decidere se uscire o stare a casa, se esporsi al rischio contagio o cercare di ridurlo al massimo, per medici, infermieri e tutto il personale impegnato a gestire l’emergenza non c’è scelta: loro sono in prima linea e stanno gestendo una situazione che si va facendo sempre più complicata.
In questo frangente, la RAI ha scelto una linea interessante per la propria comunicazione su questo tema a mezzo social: gli Angela sono tra i volti più rassicuranti e autorevoli della TV, dunque un loro appello a seguire le regole e le richieste degli esperti potrà risultare senz’altro molto efficace. C’è da augurarsi che il resto dell’informazione segua lo stesso approccio, abbandonando la pulsione sensazionalistica seguita fino a qui dalla maggioranza dei media come nello sfortunato caso della bozza del dPCM diffusa nella serata di sabato.
