Tecnologia, distanziamento sociale e assistenza domiciliare
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha presentato il suo piano per ripartire in un’intervista a Repubblica. La cosiddetta Fase 2, quella che il Presidente del Consiglio ha indicato come periodo di allentamento della stretta – di cui ancora non è nota la data d’avvio – dovrà seguire uno scrupoloso piano sanitario basato su tecnologia, su un modello sempre meno ospedalecentrico e sul distanziamento sociale. L’emergenza coronavirus – ormai non è più un segreto – riguarderà i mesi a venire: la vita economica e sociale del paese resterà in una situazione di cautela per scongiurare il contagio di ritorno.
Leggi anche: StartupItalia Live, innovare in corsia per superare l’emergenza

© Fonte: profilo Facebook Roberto Speranza
1. Ripartire, a debita distanza
La Fase 2 non vedrà mezzi pubblici affollati, concerti o eventi. Il primo presidio sanitario da rispettare sarà la distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra. Il contagio, anche con terapie intensive svuotate e pronto soccorso che rifiatano, non sarà scongiurato. Ecco perché il ministro Speranza parla a Repubblica di uno «scrupoloso distanziamento sociale, nei luoghi di vita e di lavoro» che dovrà essere mantenuto.

© Fonte: profilo Twitter Roberto Speranza
2. Non solo ospedali
Non tutto ha funzionato in questa emergenza. Secondo il ministro Speranza il modello ospedalecentrico non funziona: ecco perché nei prossimi mesi sarà importante rinforzare l’assistenza domiciliare soprattutto per i pazienti più deboli come gli anziani. «Se hai delle squadre di intervento veloci, riesci a tenere il malato a casa». Ripartire non significa tralasciare questi aspetti.
Leggi anche: Genova, Hewlett Packard Enterprise connette la nave-ospedale a Internet

3. Più Covid Hospital
Senza un vaccino, l’emergenza coronavirus non potrà dirsi chiusa. Ecco perché le strutture ospedaliere preposte alla cura dei pazienti Covid dovranno aumentare sul territorio nazionale. «L’ospedale misto – secondo quanto ha detto Speranza a Repubblica – è ingestibile in questo quadro» e non soltanto per la sicurezza dei cittadini, ma anche per quella di medici, infermieri e personale ospedaliero. «Non si può nemmeno correre il rischio di penalizzare tutti gli altri pazienti e tutte le altre cure – ha aggiunto il ministro – Non è che il malato di tumore non c’è più. Purtroppo c’è ancora e va curato».
Leggi anche: Dall’Olanda Wopke Hoekstra: “No ai covidbond, MES solo con rigore”

© Fonte: profilo Twitter Roberto Speranza
4. Tamponi
Ne sono stati fatti tanti o troppo pochi? Al di là delle polemiche la Fase 2 richiederà un’operazione di massa per sottoporre la popolazione al tampone naso-faringeo secondo il ministro Speranza. «Faremo quelli rapidi anche con il prelievo in macchina», ha dichiarato. Oltre a questo strumento c’è anche l’esame sierologico, che molti esperti ritengono utile anche perché meno costoso. Per precisione: tamponi ed esami sierologici svolgono comunque funzioni diverse.
Leggi anche: Coronavirus | Fase 2: test sierologici a tappeto. Il governo valuta

5. App
Infine, ma non meno importante, c’è il ruolo della tecnologia. Il Governo sarebbe al lavoro sullo sviluppo di un’app capace di mappare i movimenti e i contatti dei pazienti nelle 48 precedenti la manifestazione dei primi sintomi. «Non c’è alcuna intenzione di violare alcuna legge – ha precisato Speranza – E parliamo di 48 ore perché secondo tutti i virologi è il periodo di maggiore infettività».