In collaborazione con |
Dopo il lockdown le startup Divinea e InVento Lab hanno arricchito il proprio modello di business
«Il momento storico che stiamo vivendo ci ha costretto a uscire dalla nostra comfort zone. Questo ha riguardato anche le 33 startup che ospitiamo e i 185 residenti del villaggio». Gabriella Scapicchio è il Sindaco di Le Village, l’hub dell’innovazione del gruppo Crédit Agricole a Milano. Nell’intervista a StartupItalia ha spiegato come le aziende innovative hanno reagito di fronte al lockdown e al cigno nero che ha stravolto tanto la quotidianità quanto il business. «Dal 23 febbraio abbiamo consigliato alle startup di adottare lo smart working. Ci siamo subito attivati per dare tutto il sostegno possibile». Nell’ultimo mese, infatti, l’hub non si è fermato: le sue attività sono continuate con workshop, meeting e riunioni online. Tutto quel che si faceva in 2700 metri quadrati nel centro di Milano ora si svolge nelle stanze del web.
Le Village: la gestione della crisi
«Alcune startup sono in difficoltà di cash flow – ha spiegato Scapicchio – molte hanno cambiato il proprio modello di business, ma nessuna è rimasta bloccata. Il nostro ruolo in questo momento è aiutare quelle più esposte ai rischi per guidarle verso l’accesso a eventuali fondi o fidi». Dopo lo scoppio della pandemia, sono due le startup che meglio raccontano storie di resilienza all’interno di Le Village.
Gabriella Scapicchio, il Sindaco di Le Village
La prima, Divinea, ha cambiato radicalmente il proprio business: se prima la startup offriva esperienze di enoturismo mettendo in contatto le cantine con potenziali clienti per visite tra le vigne, ora le degustazioni avvengono direttamente nel salotto di casa, grazie allo smart tasting e ai viticoltori che raccontano i propri prodotti in real time su internet; la seconda startup è InVento Lab, una B Corp attiva nel mondo dell’education: transizioni delle aziende verso modelli green e formazione con le scuole su tematiche di sostenibilità avvenivano soprattutto con eventi dal vivo, sostenuti dal supporto di una piattaforma digitale. Dopo lo scoppio della pandemia quest’ultima è diventata la nuova piazza per fare incontrare migliaia di studenti e aziende.
Divinea: lo smart tasting
Nata per digitalizzare il mondo dell’enoturismo italiano, Divinea ha finito con l’innovare ancor di più questo settore. «La nostra missione è sempre stata quella di connettere le persone alle cantine – hanno spiegato i due Founder Matteo Ranghetti e Filippo Galanti – l’attività nelle vigne non si è fermata con il lockdown». Come fare in modo dunque che neppure la passione per il buon vino venisse interrotta? «Ci siamo inventati smart tasting, una degustazione online: le persone ordinano bottiglie di vino e, una volta stappate, queste vengono raccontate dal viticoltore grazie a una diretta live».
Leggi anche: Divinea, la piattaforma online di turismo enologico esperienziale
Un modello di business che cambia, ma non sostituisce quello originario, semmai lo arricchisce. «Non si tornerà a viaggiare come prima, non almeno nel breve periodo – raccontano da Divinea – per questo lo smart tasting avrà un ruolo determinante e ci aprirà a nuove soluzioni. Così colmeremo i ritardi sul digitale dell’enoturismo italiano». Ad oggi la startup conta 200 cantine e 600 esperienze in tutta Italia «ma nell’ultimo periodo stiamo crescendo in maniera più spedita. Ora sono loro che contattano noi per raggiungere i clienti».
InVento Lab: la formazione si sposta online
Startup invece già attiva con una piattaforma per fare formazione online, InVento Lab ha saputo rispondere all’impatto della crisi attuale potenziando lo strumento per non fermare la macchina. Abituata ad hackathon ed eventi dal vivo, la riorganizzazione è stata radicale. «Noi dialoghiamo con studenti di scuole di superiori, università e aziende – ha spiegato Giulia Detomati, CEO di InVento Lab – Abbiamo sempre lavorato di persona, servendoci della nostra piattaforma digitale come supporto. Ora il supporto è diventato lo strumento fondante». Le competenze e i corsi per le scuole realizzati dalla startup sono stati messi anche a disposizione gratuita degli insegnanti e delle scuole sul portale di Solidarietà Digitale.
«Siamo passati da 200 visite al giorno a quasi 3mila. Ora, in media, abbiamo un evento ogni due giorni. La crisi ha dato una accelerata alla digitalizzazione». I temi sostenibilità e nuovi stili di vita non perderanno centralità né per il mondo dell’istruzione né per quanto riguarda le aziende. «L’ambiente sarà inteso sempre meno come corollario, ma come una parte integrante dei programmi scolastici e della mission delle aziende». In attesa di capire come sarà la Fase 2, continua la campagna #iorestoacasaconlestartup di Le Village e tutti gli aggiornamenti sono visibili sul sito e sui social dell’innovation hub.