Sexting, ghosting, zombing, slow dating. Quali sono i fenomeni più in crescita nelle chat di incontri? L’intervista all’esperta Marvi Santamaria
In tempi di quarantena e lockdown, i single online su app e siti di incontri sono sempre molti. Oltre 7 milioni su Meetic, circa 30 milioni su OKCupid, tra i 27 e i 30 milioni di utenti, provenienti da circa 200 paesi, su Grindr, e oltre 50 milioni, in tutto il mondo, su Tinder.
Single e app di incontri, qualche dato
In Italia il 33% della popolazione vive sola, secondo i dati Istat relativi al 2018. Spinti da curiosità, voglia di provare qualcosa di nuovo, sfuggire alla routine e, magari, incontrare l’anima gemella, anche in tempi di lockdown le app di incontri sono comunque molto frequentate, anche se registrano un calo nei download. “Per numero di download, gennaio 2020 è stato il secondo miglior mese nella storia di Tinder in Italia”, aveva dichiarato Craig Chapple, mobile insights strategist Emea di SensorTower all’agenzia di stampa AGI nel mese di marzo. A febbraio, Tinder era stato scaricato 229.000 volte, con un incremento anno su anno del 46% nel primo bimestre. E anche il fatturato era in crescita, con 1,57 milioni di dollari (822.000 a gennaio e 753.000 a febbraio), per un aumento del 14,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. A marzo, invece, i download sono stati circa 46.000. In proiezione, sembra quindi esserci un rallentamento. Come si chiuderà il mese di aprile? Ancora non si hanno dati sufficienti per fare una stima, ma il trend di calo dei download sembra essere confermato.
Alla luce di questi dati, anche se è diminuito il numero di coloro che scaricano app di incontri, queste restano comunque in voga per tutti quelli che erano già iscritti prima della pandemia anche se, come fa notare Marvi Santamaria (in arte Match and the City), social media manager ed esperta di marketing e comunicazione che ha collaborato con Meetic alla realizzazione della serie di podcast dal titolo“Amore e quarantena”, bisogna distinguere tra app e app. “Alcune sono considerate più “mordi e fuggi”, gli step della frequentazione sono accelerati nelle dinamiche, mentre in altre, questi, al contrario, sono rallentati – spiega l’esperta – Dipende da quello che l’utente va cercando”. Quello che è certo è che se, prima del lockdown, l’incontro fisico veniva sopperito, adesso questo non accade.
Marvi Santamaria
I fenomeni più diffusi nei match online
Sexting, ghosting, zombing e slow dating sono alcuni dei fenomeni diffusi nelle app di incontri online. Ma cosa si intende con questi termini? E quali di questi, in tempi di quarantena, sono in crescita? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Santamaria. “Per sexting si intende lo scambio di foto, messaggi, video erotici. Il luogo principe dove questo avviene sono le chat e, in tempi di isolamento, questo fenomeno è in assoluta crescita. Al punto che sono diverse le app che hanno integrato videochat e programmi di messaggistica vocale e fotografica di cui, fino a poche settimane fa erano sprovviste”.
Se il sexting esplode online, anche il ghosting risulta essere un’inclinazione diffusa in chat e siti di incontri. “Si parla di ghosting quando la persona con cui si chatta, o si mantiene un contatto online, sparisce da un giorno all’altro, senza un chiaro motivo apparente e senza darne giustificazione. E questo non è detto che avvenga solo all’interno dell’app che si utilizza, ma su più canali online, come in altri social network. Gli utenti più esperti in tema di matching sanno che frequentemente potrà capitargli di avere a che fare con qualcuno che farà ghosting: pratica molto comune e diffusa all’interno di questo tipo di applicazioni”.
Lo slow dating di questi tempi sembra aver preso il sopravvento. “Con slow dating si intende una conoscenza più approfondita di un individuo che, generalmente, porta a rinviare ad un momento successivo l’incontro fisico. Sembrerebbe una controtendenza per gli utenti di questo tipo di app, ma non è così. E di questi tempi è più in voga che mai. Adesso gli iscritti preferiscono parlare più a lungo con qualcuno con cui sono già entrati in contatto anziché andare alla ricerca di sconosciuti, anche alla luce del fatto che, almeno per ora, l’incontro fisico non può avvenire e il senso di solitudine spesso incombe”, commenta Marvi. Altra tendenza di questi tempi in aumento è lo zombing. «Si definisce zombing il fenomeno per cui si torna a cercare un contatto con l’ex ragazzo/a. In un momento come questo di grande fragilità generale questa inclinazione risulta in crescita, anche se, comunque, nella maggior parte dei casi è dettata dalle circostanze temporanee, un po’ come i famosi “buoni propositi per il nuovo anno“». Se in tanti rivangano il passato, altri provano, invece, con le unghie e con i denti, a non cedere alla tentazione. Insomma, tenete duro. Speriamo presto, il lockdown finirà.