Uno studio condotto da tre università dimostrerebbe che in Cina la situazione sanitaria stesse esplodendo già la scorsa estate. Il Coronavirus potrebbe essere apparso quasi un anno fa
È una ricerca universitaria che sfrutta mezzi degni dell’Intelligence quella condotta in concerto dalla Harvard Medical School, dalla Boston University of Publich Health e dalla Boston Children’s Hospital. Gli studiosi hanno focalizzato la propria attenzione sull’origine del Coronavirus, partendo dal presupposto che le autorità cinesi non abbiano detto tutto alla comunità internazionale, dando quindi credito a quei sospetti, prevalentemente statunitensi, secondo i quali in un primo momento Pechino avrebbe tentato di insabbiare la diffusione del nuovo ceppo virale localizzato a Wuhan. Ma come tirar fuori da un Paese chiuso come la Cina i dati necessari alle loro ricerche? Semplice: sfruttando i satelliti…
L’occhio indiscreto satellitare su Wuhan
I satelliti, del resto, sono il solo spioncino che il mondo ha sulla Cina. Spioncino capace di bucare persino la coltre di mistificazioni propagandistiche del regime comunista. Bisogna però saperne leggere le immagini che restituiscono e riuscire a collegarle alla propria tesi, a titolo di prova.
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Ecco, lo studio della Harvard Medical School, della Boston University of Publich Health e della Boston Children’s Hospital, prende in considerazione le immagini satellitari dei parcheggi dei principali ospedali di Wuhan tra gennaio 2018 e aprile 2020, partendo dal presupposto che l’aumento di vetture parcheggiate sia spia di un aumento degli ospedalizzati. Potrebbe non bastare a provare l’origine dell’infezione del Coronavirus già alla scorsa estate, si dirà, ecco perché i ricercatori hanno anche aggiunto anche la cronistoria delle tendenze nelle ricerche su Internet (pur con tutti le censure operate dal governo). La combinazione di questi dati dimostrerebbe che qualcosa stesse succedendo già lo scorso agosto. Lo riporta la testata britannica Guardian.
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Wuhan, ospedali pieni ad agosto
Secondo lo studio, che è ancora in fase di revisione, le immagini dei parcheggi avrebbero mostrato un “forte aumento” delle presenze nei nosocomi di Wuhan a partire da agosto 2019 e con un picco a dicembre 2019. Tra settembre e ottobre, cinque dei sei ospedali analizzati hanno visto il loro più alto volume giornaliero di automobili. Quanto alle ricerche sul web, l’utilizzo delle parole “diarrea” e “tosse” è aumentato notevolmente circa 3 settimane prima del picco nei casi confermati di Covid-19 alla fine del 2019.