Il numero 1 di Confindustria esce da villa Pamphili e attacca ancora l’esecutivo. Ma lo sciopero dei giornalisti del Sole 24 Ore, proprio oggi, lo imbarazza
Non sappiamo cosa si siano detti Carlo Bonomi e Giuseppe Conte agli Stati generali di Villa Doria Pamphili perché i giornalisti non sono ammessi. Ma le foto scattate ben documentano quanto fosse elettrica l’aria durante l’incontro. Un incontro che potrebbe avere avuto le fattezze di uno scontro. Questa mattina, del resto, avevamo ripercorso tutti gli attacchi che il numero 1 di Confindustria ha riservato al premier in meno di un mese. Da quando cioè è stato eletto (in precedenza era presidente di Assolombarda). Non sappiamo appunto cosa sia avvenuto dentro il Casino del Bel Respiro dove il premier accoglie i suoi ospiti, ma possiamo immaginarlo dal tenore dei tweet che Bonomi ha scritto appena uscito dalla villa secentesca. Insomma, lo scontro tra Confindustria e Governo continua.
Quello sciopero del Sole che oggi imbarazza Bonomi
«Chiedo immediato rispetto per la sentenza della magistratura che impone restituzione di 3,4 miliardi di accise energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione». Più che un cinguettio, un ultimatum. Chi, tra gli industriali, temeva che Bonomi alla prova del faccia a faccia con Conte si rivelasse meno duro si è dovuto ricredere.
Chiedo immediato rispetto per sentenza magistratura che impone restituzione di 3,4mld€ di accise energia, impropriamente pagate da #imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione. #ServireItalia #StatiGenerali pic.twitter.com/vYCPDrGJMC
— Carlo Bonomi (@CarloBonomi_) June 17, 2020
Nemmeno lo sciopero dei giornalisti del quotidiano di proprietà dell’Associazione di categoria, Il Sole 24 Ore, che lamentano un taglio del 25% della retribuzione attraverso il ricorso alla cassa Covid, lo ha indebolito e imbarazzato. Nonostante la figura non sia delle migliori (come si fa a chiedere velocità nel risolvere i problemi del Paese quando Confindustria non riesce a risolvere una vertenza redazionale?), Bonomi ha comunque mantenuto la barra dritta e speronato l’esecutivo Conte.
Scontro tra Confindustria e Governo sulla CIG
Bonomi ha poi ricordato all’esecutivo che, in assenza dei soldi dello Stato, «la cassa integrazione è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane», e che ci sono stati «gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno della liquidità».
#CassaIntegrazione è stata anticipata in vasta misura da #imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane. Gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno liquidità. Le misure economiche 🇮🇹 si sono rivelate più problematiche di quelle 🇪🇺 #ServireItalia #StatiGenerali pic.twitter.com/1ZaZMA7mZ5
— Carlo Bonomi (@CarloBonomi_) June 17, 2020
Dall’altro lato del ring il premier, in apertura dei lavori della quarta giornata degli Stati Generali, aveva risposto indirettamente alle accuse mosse nelle scorse settimane dal neo presidente di Confindustria: «Qualcuno crede che questo governo abbia un pregiudizio nei confronti della libera iniziativa economica. Voglio precisarlo molto chiaramente: le misure che abbiamo elaborato e inserito nei nostri provvedimenti sono dedicate al sostegno delle imprese».
.@Confindustria non crede in uno Stato cattivo contrapposto al privato buono. Ciò che chiediamo è una democrazia moderna con istituzioni efficienti e funzionanti, cioè con una #PA “buona”, come già indicato e chiesto da Governatore @bancaditalia #ServireItalia #StatiGenerali pic.twitter.com/Y24vCUuBN7
— Carlo Bonomi (@CarloBonomi_) June 17, 2020