Detrazioni del 110% in cinque anni: una misura davvero vantaggiosa. Ma per tutti?
L’ecobonus al 110% è una delle novità più attese del Decreto Rilancio. In attesa di capire come sarà la norma fatta, finita e approvata dal Parlamento, StartupItalia ha chiesto un parere a Massimo Fertonani, architetto. Da settimane si parla di possibili lavori gratis per chi vuole fare interventi di efficientamento energetico, di isolamento termico, lavori sulle parti comuni degli edifici, etc. Ma è davvero così? Chi può permettersi di accedere all’ecobonus? Sempre considerando che l’incentivo al 110% sarà valido per un anno e mezzo, fino al 31 dicembre del 2021.
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Chi può accedere all’ecobonus?
«L’ecobonus – ha spiegato Fertonani – è una modifica normativa rispetto ad altri ecobonus che c’erano già. Questo in particolare migliora e avvantaggia il cittadino come mai prima. La misura si riferisce in particolare alle abitazioni, mentre i precedenti – che non sono stati aboliti – riguardano anche immobili con altre destinazioni edilizie. Se non cambiano le cose, resta il 110% con detrazioni in cinque anni soltanto sulle abitazioni, quindi non su uffici o capannoni. Le due categorie edilizie che sembrano essere le destinatarie sono dunque la casa autonoma, la classica villetta, o l’unità immobiliare inserita in un edificio: come un condominio».
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© Regione Lombardia
Che tipo di interventi si possono fare?
«Gli interventi detraibili sono quelli sulle cosiddette superfici opache come i muri. Non sui serramenti dunque. E a questi lavori si può abbinare l’intervento di collocazione di pannelli fotovoltaici. Ma questi sono collocabili soltanto se abbinati agli interventi sulle superfici opache. Per intenderci: non si possono mettere soltanto pannelli fotovoltaici. Le principali attività a cui si riferisce l’ecobonus sono quelle di isolamento termico. La ratio del legislatore è stata questa: se si vuole beneficiare di questa misura bisogna migliorare di molto l’edificio o l’appartamento».
Classi energetiche: come funziona?
«Per accedere all’ecobonus bisogna migliorare di due classi la classe energetica dell’appartamento. Perciò, prima di iniziare i lavori, bisogna sapere quali sono le caratteristiche energetiche: occorre un’analisi di un tecnico che arriva a un risultato. Dopo di che si fa un progetto e una simulazione. Tuttavia ci possono essere complicazioni di interventi per i condomini: occorre che tutte le unità immobiliari siano dotate dell’attestato di certificazione energetica. Le figure professionali di cui bisogna avvalersi sono un tecnico abilitato per misurare la classe energetica, un tecnico che individui gli interventi e li sappia prezzare e anche un commercialista. Bisogna capire quanto si paga di tasse all’anno. In soldoni: se pago più tasse della detrazione mi conviene l’ecobonus, se pago meno tasse ci smeno».
Chi anticipa i soldi? L’impresa o la banca?
Non è che gli interventi non si paghino. Se, per esempio, commissiono lavori per 50mila euro, ho diritto a 55mila euro di detrazioni. A quel punto posso dire all’impresa: ti interessa un credito di imposta di 55mila euro? Se l’impresa deve pagare 100mila euro di tasse, vorrà dire che pagherà 55mila euro in meno. Solo in quel caso non si tira fuori un euro. Il problema è che l’impresario potrebbe non dover detrarre tanti soldi e comunque lui ha bisogno di pagare materiali, dipendenti e attrezzature. Non è affatto detto che sia conveniente per l’impresario. A quel punto interviene la banca, ma su questo la normativa è ancora lacunosa».
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Ecobonus: è vantaggioso, o no?
Potrebbe essere molto vantaggioso: a volte basta poco per migliorare di due classi energetiche un appartamento. Credo poco però alla possibilità di cedere il credito alle imprese perché anche loro devono fare i propri interessi. Chi sta pensando di accedere all’ecobonus dovrebbe aspettare almeno qualche settimana. Entro l’estate si avrà un quadro chiaro e definitivo sulla legge. Si potrà spendere fino a dicembre 2021».