MAD0004J08: nome difficile ma sentiremo spesso parlare di lui. È l’anticorpo scelto tra i migliori tre su di un campione di oltre 4mila
I super anticorpi toscani (ne parlammo già qui), prodotti in vitro in quel di Fondazione Toscana Life Sciences da oggi sono più vicini a diventare una possibile cura per il Coronavirus.
Il Monoclonal Antibody Discovery Lab di Fondazione Toscana Life Sciences con sede a Siena e coordinato dallo scienziato Rino Rappuoli pochi minuti fa ha infatti annunciato che l’anticorpo monoclonale è stato selezionato per aver dimostrato di essere più efficiente contro il Covid 19 e, per questo, si appresta a continuare l’iter che potrebbe portarlo a essere candidato farmaco per la terapia nella lotta al virus.
Cosa sappiamo dei super anticorpi
L’anticorpo scelto tra i 3 migliori selezionati a luglio in un campione di oltre 4mila estratti dal sangue dei pazienti guariti da Coronavirus si chiama MAD0004J08. “Sarà testato nelle prove cliniche il cui avvio è atteso per fine 2020”, spiega una nota di Tls. Una decisione scaturita “dall’attuale fase di sviluppo e produzione dei tre anticorpi migliori e che valuta sia la capacità dell’anticorpo di legare la proteina spike e di inattivare il virus, sia la resa da un punto di vista dello sviluppo e produzione della terapia contro coronavirus Sars-Cov-2 (Progetto MAbCo19)”.
“La scelta – viene argomentato – è frutto della fase di sviluppo del prodotto che si è concentrata nel verificare non solo gli aspetti scientifici ma anche gli aspetti relativi alla produzione della terapia a base di anticorpi monoclonali umani selezionati a partire dal sangue di pazienti guariti da Covid-19”, ha affermato Fabrizio Landi, presidente di Fondazione Toscana Life Sciences.
Che cos’è la Fondazione Toscana Life Sciences
Oggi culla dei super anticorpi che il mondo potrebbe presto invidiarci, Fondazione Toscana Life Sciences nasce “nel solco di una tradizione senese di ricerca la cui origine risale agli inizi del Novecento, con la fondazione dell’Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano da parte di Achille Sclavo”. Una tradizione consolidata nei decenni in campo scientifico, con un forte orientamento dell’area alla ricerca e sviluppo nelle biotecnologie e in ambito biomedico e clinico, e in campo industriale, con la presenza di imprese leader, a livello nazionale e internazionale, nelle biotecnologie e nei settori farmaceutico e diagnostico. “E’ in questo contesto che si innesca una forte volontà dei soggetti istituzionali e imprenditoriali presenti sul territorio locale e regionale del mondo universitario, clinico, industriale e finanziario per dar vita a un polo scientifico – tecnologico nel settore delle scienze della vita che sfocerà, nel 2005, nella costituzione della Fondazione Toscana Life Sciences”.