Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2020 alle 9:01
Cosa c’è nel Ristori ter. Il governo chiede alle Camere indebitamento da 8mld
Mercoledì sarà richiesto un ulteriore scostamento di bilancio che servirà a finanziare il Ristori quater. Il Ristori ter costerà circa 2 miliardi
Il governo torna in Parlamento per chiedere l’ennesimo scostamento di bilancio. È stato decretato nel Consiglio dei Ministri di ieri sera. Mercoledì 25 novembre l’esecutivo si recherà nelle Aule richiedendo, per l’anno 2020, l’autorizzazione al ricorso all’indebitamento di 8 miliardi di euro in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e di fabbisogno e di 5 miliardi di euro per il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza e in termini di cassa. La nuova “somma” ottenuta (in realtà virtuale, si tratta appunto di un ulteriore fardello sul nostro debito pubblico) sarà usato per il Ristori quater, che verrà “sparato” poi a gennaio. Ma sempre nella serata di ieri ha preso forma il decreto Ristori ter, che porterà in dote invece circa 2 miliardi (1,95, per la precisione) vediamo cosa c’è.
Il testo interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, pari a 1,95 miliardi di euro per l’anno 2020, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle misure disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonché con ulteriori misure connesse all’emergenza in corso.
Ecco cosa include il Ristori ter: