Obiettivo fissato per i primi 100 giorni di presidenza. La lettera di Dave Clark, CEO Worldwide Consumer
Gli Stati Uniti sono il paese con il più alto numero di morti al mondo per coronavirus: oltre 400mila decessi. Numero agghiacciante, superiore addirittura a quello dei caduti statunitensi durante la Seconda Guerra Mondiale. Per rallentare il contagio e iniziare a ridurre il numero di morti è necessario dare un’accelerazione alla campagna vaccinale, partita in tutto il mondo mentre è in corso quella che tutti chiamano la terza ondata di coronavirus. Amazon, con una lettera fatta recapitare alla Casa Bianca, si è messa a disposizione per dare il proprio contributo. Il CEO Worldwide Consumer, Dave Clark, ha spiegato che la multinazionale è pronta a mettere in campo tutte le proprie tecnologie di logistica e comunicazione «per assistere gli sforzi di vaccinazione della vostra amministrazione». L’obiettivo messo nero su bianco da Clark è vaccinare 100 milioni di persone entro i primi 100 giorni della presidenza Biden.
Leggi anche: USA, i Big Tech che hanno finanziato Joe Biden con milioni di dollari
USA: come sta andando la campagna di vaccinazione
Anche negli Stati Uniti la stampa sta seguendo la campagna di vaccinazione, aggiornando i numeri giorno per giorno e stato per stato. Il New York Times ha pubblicato una mappa. Stando ai dati più recenti, risultano vaccinati del tutto (quindi hanno ricevuto la doppia dose) soltanto 2,2 milioni di americani. La testata ha citato poi l’obiettivo che si sono fissate finora le autorità federali: somministrare almeno la prima dose a 20 milioni di persone entro la fine dell’anno. Cifra ben al di sotto di quei 100 milioni di vaccinati a cui fa riferimento la lettera di Amazon – riportata anche da TechCrunch – e che dovrebbero essere raggiunti addirittura nel giro di poco più di tre mesi.
Leggi anche: Vaccino anti-Covid19: Cartoni Morti scatenati contro le fake news
Amazon: il gigante buono?
Come vi abbiamo già raccontato nei giorni scorsi, a ridosso del giuramento di Biden, sono pubblici i dati che mostrano quanto i Big Tech abbiano finanziato – mediante singoli dipendenti o PACs – un pò tutti i candidati. I Big 4 – ovvero Amazon, Facebook, Google e Apple – hanno finanziato di più la campagna elettorale di Biden. Il gigante dell’e-commerce ha spedito 2,2 milioni di dollari all’ex vice di Obama nel 2020, anche se ha comunque sostenuto il suo sfidante Trump (con oltre 200mila dollari). Cifre che possono sembrare sconvolgenti, ma che fanno in realtà parte della vita politica americana e che, se non altro, sono pubbliche.
Leggi anche: Nuovo centro Amazon a Novara. In cantiere anche boschi e ciclabili
L’impegno concreto di Amazon in un momento così drammatico per l’umanità è senz’altro lodevole. L’ecommerce in generale ha permesso a milioni di persone di non rimanere isolate nel difficile anno alle spalle. In questo drammatico frangente della storia americana, le competenze e le tecnologie della multinazionale fondata da Jeff Bezos saranno senz’altro preziose per dare un’accelerata alla campagna vaccinale. Sarebbe però ingenuo pensare che queste operazioni possano togliere di mezzo le tante domande in merito alle condizioni dei lavoratori, dei corrieri della logistica e all’utilizzo dei dati.