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Non è necessario usare lo SPID, la registrazione è facoltativa: con Easypol si possono pagare sempre più servizi, ovunque siamo. Ed è sempre più facile, grazie ad un archivio dei pagamenti e le impostazioni di promemoria
Tutti prima o poi dobbiamo pagare il bollo auto, gli avvisi della Pubblica Amministrazione, tributi e bollettini postali. La differenza, oggi più che mai, la fa il “come”. Per questo è nato EasyPol, servizio app e web di digital payment che consente il pagamento online con alcuni valori aggiunti (fra tutti): permettere l’accesso con registrazione facoltativa, assicurare i più alti standard di sicurezza in Europa e mettere a disposizione un archivio per avere sempre lo storico dei pagamenti effettuati.
EasyPol possiamo iniziare a raccontarla con i numeri: a febbraio 2021 gli utenti totali registrati sono 340 mila, per un totale di 135mila transazioni effettuate e un transato complessivo di oltre 20 milioni di euro. Nell’ultimo anno 70mila persone hanno scelto EasyPol per effettuare pagamenti verso la pubblica amministrazione. Ogni mese la piattaforma serve 60mila utenti attivi e ne aggiunge altri 20mila.
Startup romana fondata nel 2019 dal CEO Matteo Preziotti, Valerio Pugliese (COO), Gianluca Ventola (CFO) e Mohamed Fadiga (CTO), EasyPol vuole rispondere ad un bisogno preciso che non aveva una risposta concreta. “Abbiamo lavorato duramente per mettere a sistema un modello che potesse essere quanto più completo possibile – racconta Matteo Preziotti – Il nostro obiettivo è fornire una soluzione ai nostri utenti che sia semplice e immediata, tenendo a mente come primo obiettivo la user experience. Crediamo che questa sia una delle direzioni verso cui andrà sempre più il mondo fintech, all’insegna di un’evoluzione che vedrà centrali l’integrazione, la velocità e la facilità di utilizzo”.
Che questa fosse una rivoluzione necessaria lo dicono anche i dati nazionali riferiti al segmento delle transazioni digitali che EasyPol analizza su base mensile grazie al suo Osservatorio interno. La Lombardia si conferma capofila nei pagamenti digitali verso il nodo PagoPA (con un incremento del 162% a giugno 2020 rispetto ad aprile dello stesso anno), crescono anche Lazio, Campania e Piemonte a dimostrazione di quanto, nelle condizioni create dalla pandemia, gli italiani stiano scegliendo un approccio queue-less, ovvero privo di code, per operare i propri pagamenti. Se a maggio 2019 il totale delle singole transazioni digitali disposte dai cittadini verso il nodo PagoPA era stato di 5.884.257, a maggio del 2020 le stesse hanno toccato quota 7.222.286 facendo registrare un incremento pari al 22,7%. EasyPol spiega però che “il ricorso ai pagamenti digitali non si è affatto esaurito con la ripresa della cosiddetta “nuova normalità” post lockdown”.
Come funziona: SPID non necessario, registrazione facoltativa
EasyPol offre la possibilità di pagare attraverso tre opzioni alternative: inquadrando il QR Code o il codice a barre, inserendoli manualmente oppure, più agevolmente, caricando il pdf dell’avviso direttamente sulla piattaforma. Tramite EasyPol è possibile effettuare i pagamenti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo verso 22mila enti PagoPA, ma anche tributi come multe, quote associative, Tari, Tasi, Ticket Asl, bollo auto, versare quote agli ordini professionali e tasse universitarie. Non è necessario lo SPID, la registrazione è facoltativa e si possono utilizzare carte di credito, carte di debito e carte prepagate.
Le novità 2021
Nell’ultimo anno EasyPol ha semplificato la vita di più di 70.000 persone che cercavano un modo più facile e veloce per pagare la pubblica amministrazione. Per questo l’azienda ha lavorato con decisione per aggiungere al servizio un tassello fondamentale e oggi annuncia che si uniscono alla famiglia di pagamenti anche i Bollettini Postali, MAV e RAV. “Era nostra premura integrare queste nuove modalità di pagamento per rendere il nostro servizio ancora più completo, e permettere di pagare comodamente anche tutto ciò che non è legato alla Pubblica Amministrazione. D’ora in poi si potrà usare EasyPol per effettuare molti più pagamenti come spese condominiali, bollette luce, gas, acqua, telefono e molto altro ancora” aggiunge Preziotti.
Accelerata dal programma di accelerazione fiorentino Hubble, EasyPol a fine 2020 ha finalizzato un aumento di capitale da 500 mila euro promosso dalla cordata composta dal Fondo Acceleratori di CDP, Fondazione CR Firenze, Nana Bianca, Dipax Holding e ACubo Holding. Questa nuova liquidità, sarà interamente investita nel percorso – stimolato dalla direttiva europea PSD2 – che porterà la startup ad allargare il proprio modello di business dall’attuale ed esclusiva raccolta dei pagamenti digitali verso la Pubblica Amministrazione al poter offrire servizi tipici dell’Open Banking, quali la gestione dei risparmi, di conti correnti e pacchetti finanziari. In sintesi, in programma c’è ora la realizzazione di un’unica suite per la gestione finanziaria integrata per famiglie, professionisti ed aziende.
I partner strategici di EasyPol
Tra i partner strategici di EasyPol nonché PSP (Payment Service Provider) ci sono Nexi, che si occupa di riversare le somme pagate tramite il nodo PagoPA agli enti creditori, e Paytipper (gruppo Enel X) invece si occupa del riversamento dei pagamenti effettuati tramite bollettini postali, MAV e RAV, ed entrambi garantiscono tra i più alti standard di sicurezza in Europa.
Gestito dalla società PagoPA S.p.A, PagoPA è il sistema dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi in Italia, nato per facilitare e incentivare la diffusione dei sistemi di pagamento elettronico e dei canali di pagamento online. Messo a punto da Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, il sistema è attualmente adottato dalla maggior parte degli enti della Pubblica Amministrazione ma anche da banche, poste, istituti di credito e privati che espongono il logo PagoPA. I pagamenti effettuati attraverso questo sistema sono contabilizzati in tempo reale, e l’ente beneficiario del versamento ottiene quindi un’immediata visibilità dell’operazione eseguita.
Tutti i vantaggi dei pagamenti online e di EasyPol
Semplice, sicuro, comodo e veloce: una volta superato lo scoglio culturale del digital divide, è davvero difficile trovare svantaggi in questa modalità di pagamento, che fa risparmiare tempo e facilita l’organizzazione.
Per migliorare la user experience e distinguersi nel proprio mercato di riferimento EasyPol ha introdotto alcuni servizi importanti. Il suo è un sistema dedicato a utenti privati e business, per gestire pagamenti e scadenze sia da smartphone che da computer. Permette inoltre di impostare un promemoria che ricordi scadenza dei tributi e sanzioni tramite notifiche push personalizzabili e tiene traccia delle operazioni archiviandole, riducendo al minimo i documenti cartacei e il rischio di perdere la prova dei pagamenti effettuati. Fa risparmiare tempo, evitandoci la giungla tutta burocratica dell’attesa.
Un altro fattore importante è quello della sicurezza: essendo un metodo utilizzato da pubbliche amministrazioni, privati e aziende, ed essendo indipendente dalla somma di denaro da riscuotere, il successo della sua diffusione sta proprio nell’ottimizzazione dei protocolli di sicurezza (3D Secure) già attivato dai principali istituti bancari. Inoltre, per le pubbliche amministrazioni il vantaggio principale è una cospicua riduzione delle spese dei processi interni, grazie alla standardizzazione e alla digitalizzazione dei servizi.
Conversione, semplificazione e innovazione: lo dice la legge
I dati a livello nazionale parlano chiaro. Tra il primo trimestre del 2019 e quello del 2020, le transazioni digitali totali verso il nodo PagoPA sono aumentate del 85,2%, passando da 13.264.959 a 24.565.651. Una crescita stimolata anche da due le leggi di riferimento che recentemente hanno introdotto nuovi obblighi e accelerato una già necessaria digitalizzazione dei servizi.
La prima è la legge di conversione (Legge n. 120/2020), ha il fine di ridisegnare la governance del digitale, accelerare la digitalizzazione dei servizi pubblici e semplificare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione anche in ottica di diffusione della cultura dell’innovazione e superamento del divario digitale, con un’attenzione anche all’accesso agli strumenti informatici delle persone con disabilità. È con il decreto legge n. 76/2020 “Semplificazione e innovazione digitale” che è stata invece fissata la data del 28 febbraio 2021, spartiacque per le Pubbliche Amministrazioni che da quel momento hanno dovuto integrare nei propri sistemi informativi SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e CIE (Carta d’Identità Elettronica) come unico sistema di identificazione per l’accesso ai servizi digitali, integrare la piattaforma pagoPA nei sistemi di incasso per la riscossione delle proprie entrate e avviare progetti di trasformazione digitale.