L’aumento di capitale servirà su tre direttrici. Presto la startup olandese introdurrà anche le ebike nel suo servizio sharing
«Con il round da 85 milioni di dollari punteremo su tre direttrici: sviluppo di nuovi hardware, come biciclette elettriche da inserire nel servizio di noleggio; sviluppo di pacchetti su misura per la micromobilità; e infine espansione nei mercati emergenti come quello italiano». StartupItalia ha raggiunto al telefono Andrea Giaretta, General Manager di Dott, startup olandese che ha appena chiuso un round Serie B da 85 milioni di dollari, guidato da Sofina. «Un anno fa eravamo soltanto in una città italiana – spiega – oggi operiamo a Torino, Milano, Monza, Verona, Roma e Palermo e abbiamo vinto l’appalto per Ferrara».
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Dopo oltre un anno dallo scoppio della pandemia, il mondo della mobilità e micromobilità urbana ha subìto una brusca frenata. Città deserte e smart working sempre più diffuso tra grandi e piccole aziende hanno finito col ridurre l’utilizzo dei mezzi in sharing. «Questa raccolta di finanziamenti è positiva per noi perché arriva dopo questo difficile periodo di chiusure e lockdown – spiega Giaretta – I fondi hanno ritenuto il nostro modello di business vincente: gestiamo un numero ristretto di città in modo efficiente e così riusciamo ad avere una redditività maggiore». Al momento Dott è attiva in varie città d’Europa con oltre 30mila monopattini elettrici.
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A differenza di altri competitor, come Helbiz, molto più diffusi in città italiane e internazionali, la linea di Dott è stata quella di concentrarsi su pochi centri urbani. «Vorremmo espanderci in quei comuni dove c’è davvero bisogno di micromobilità e, soprattutto, dove esiste un contesto pronto al nostro servizio. In futuro puntiamo ad allargare i nostri pacchetti. Ci stiamo rendendo sempre più conto di quanto l’Italia abbia bisogno di mobilità».