Le innovazioni che l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla sta sviluppando con università e centri di ricerca, per rallentare la progressione della malattia, raccontate da Giampaolo Brichetto, coordinatore della Ricerca e Riabilitazione in AISM.
Esoscheletri che facilitano il controllo delle braccia e delle mani, un bastone hitech che migliora le capacità motorie e sensori indossabili per misurare i movimenti.
Questi sono solo alcuni dei progetti innovativi pensati per le persone colpite da sclerosi multipla, che AISM e FISM stanno sperimentando in collaborazione con l’Università di Genova e con l’Istituto Italiano di Tecnologia.
«Supportiamo l’innovazione in tre modi, co-sviluppiamo progetti di ricerca, in altri casi, ci occupiamo unicamente di testarli all’interno dei nostri centri riabilitativi. O ancora, stringiamo accordi con startup, PMI o aziende che vogliono validare l’efficacia dei loro prodotti o servizi», spiega Giampaolo Brichetto, Direttore Sanitario del Servizio di Riabilitazione Liguria e coordinatore della Ricerca e Riabilitazione in AISM.
Di innovazioni nel campo della sclerosi multipla e delle sfide per migliorare la vita delle persone colpite dalla malattia, ne parleremo nell’evento, powered by Startupitalia, che AISM promuoverà, lunedì 31 maggio, a partire dalle ore 15, in streaming sui nostri canali.
L’evento vedrà protagonisti rappresentanti dell’Associazione, delle istituzioni, e testimoni dal mondo del Terzo Settore, della ricerca e dello sport. La giornata sarà l’occasione per lanciare il percorso degli stakeholder verso la futura agenda della Sclerosi Multipla 2025, il 2021 è l’anno giusto per fare il punto sui 5 anni di vita dell’agenda 2020, sui traguardi raggiunti, i gap e le sfide del futuro.
Rallentare la progressione della malattia
La riabilitazione è uno dei campi in cui AISM e FISM sono impegnate per finanziare, creare e sperimentare progetti di innovazione, insieme a università, centri di ricerca e mondo delle imprese: «Le innovazioni nella riabilitazione hanno tre obiettivi principali, identificare approcci terapeutici via via più efficaci, rallentare la progressione della malattia e, in generale, aumentare la qualità della vita delle persone colpite dalla sclerosi multipla».
Insieme a Brichetto passiamo in rassegna alcuni dei progetti più significativi che AISM e FISM hanno promosso assieme all’Università di Genova e all’Istituto Italiano di Tecnologia. Progetti all’avanguardia che spaziano dai big data, all’Internet delle cose, alla robotica, fino a innovazioni nell’ambito della risonanza magnetica.
Nuove frontiere nella riabilitazione
Uno dei problemi che purtroppo una persona colpita da sclerosi multipla si trova ad affrontare è il tremore cerebellare che rende difficile muovere oggetti con gli arti superiori, dal portare il bicchiere alla bocca, fino muovere il mouse del computer.
In supporto arriva il progetto sviluppato con l’Istituto Italiano di Tecnologia, da un team capitanato dal ricercatore Giacinto Barresi: «Si tratta di un esoscheletro robotico indossabile che consente di tenere a bada il tremore e di facilitare il controllo dei movimenti fini. Immaginiamo questa tecnologia come sarà importante, soprattutto nell’ambito del lavoro, con la persona che potrà utilizzare un mouse o una tastiera senza troppi problematiche», racconta Brichetto.
Sempre in collaborazione con IIT, l’innovazione del team di Monica Gori che sperimenta una nuova frontiera nella riabilitazione, che passa dalla stimolazione multisensoriale: «Il progetto vuole valutare come le informazioni sensoriali vengano integrate dalla persone con Sclerosi Multipla. Tramite l’utilizzo di dispositivi sviluppati dal team sarà possibile studiare l’integrazione di più sensi e aprire nuove strade nell’ambito riabilitativo».
Uno dei nervi scoperti della riabilitazione della sclerosi multipla è la necessità di avere dati in tempo reale dei pazienti. Ambisce a risolvere questa necessità il team di Daniele Pucci (IIT): «Attraverso sensori indossabili, all’interno di una maglia o di un pantalone, saremo in grado di misurare i movimenti delle persone colpite da sclerosi multipla con estrema precisione. Capire le interazioni che avvengono durante il movimento con alcuni fattori ambientali, ad esempio le termperature elevati, possono fare luce su meccanismi della SM verso una terapia sempre più personalizzata».
Un bastone intelligente e innovazioni nella risonanza magnetica
Ci sono altri due progetti di innovazione che Brichetto ci racconta, nati in collaborazione con l’Università di Genova. Il primo nasce dal team capitanato da Marco Bove, un bastone che contiene sensori che registrano il carico e consentono di dare stimoli acustici e vibrazioni alla persona che lo utilizza: «Questo progetto si inserisce nell’ambito dell’Internet delle Cose. Il bastone ci permette di misurare i movimenti del paziente e di offrire degli stimoli, in tempo reale, per invitarlo a correggere, migliorare la sua andatura. Abbiamo diverse copie del primo prototipo che stiamo testando da alcuni mesi».
L’ultima delle innovazioni serve come completamento di tutte le altre. Si tratta di una risonanza magnetica che è in grado di misurare la neuroplasticità del cervello, come questo si modifica durante il percorso di riabilitazione. Il progetto è sviluppato dal team di Matilde Inglese: «La risonanza magnetica, misurando la plasticità del cervello, mostra quali sono i miglioramenti nelle funzioni motorie e cognitive della persona sottoposta ai trattamenti di riabilitazione», conclude Brichetto.
Innovazioni, inclusione, salute, ricerca nel campo della sclerosi multipla: saranno questi alcuni dei temi sviscerati durante l’evento di AISM, con protagonisti rappresentanti delle istituzioni, testimoni del mondo del terzo settore, ricerca e sport.
Seguici per scoprire come partecipare all’evento e dare il tuo contributo alla costruzione dell’Agenda della Sclerosi Multipla.