Promesa, l’intervista al papà del miglior videogioco italiano del 2021
Un cortile assolato, il sagrato di una chiesa percorso da piccioni, il pianto di un bambino: ricordi personali, ma anche comuni a tutti noi. Il peculiare titolo di Julián Palacios Gechtman si ripromette di aprire i cassetti della nostra memoria: “Non ho voluto fare un racconto, ma un componimento poetico”
Un cortile assolato, il sagrato di una chiesa percorso da piccioni, il pianto di un bambino: ricordi personali, ma anche comuni a tutti noi. Il peculiare titolo di Julián Palacios Gechtman si ripromette di aprire i cassetti della nostra memoria: “Non ho voluto fare un racconto, ma un componimento poetico”