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Appuntamento al 12 luglio con la seconda sessione live dedicata alla nuova edizione del progetto “Biotech, il futuro migliore”, promosso da Assobiotec Federchimica in partnership con StartupItalia
Sperimentazioni cliniche, proprietà intellettuale e produzione biofarmaceutica. E ancora, governance della spesa farmaceutica e medicina del territorio. Sono i temi al centro della seconda StartupItalia Live del 2021 dedicata alla nuova edizione del progetto “Biotech, il futuro migliore – Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia”, realizzato da Assobiotec Federchimica con il supporto di StartupItalia.
Il progetto
Il perdurare della pandemia globale negli ultimi sedici mesi ha portato i temi della salute e del rilancio economico del Paese ai primi posti nell’agenda governativa e nella quotidianità di tutti i cittadini. Contemporaneamente, l’Italia si trova in un momento storico unico, che la vede dotarsi, come mai era accaduto in precedenza, di notevoli risorse economiche grazie ai fondi del piano Next Generation EU, che – se utilizzate al meglio – permetteranno all’Italia di competere, a livello globale, sul fronte dell’innovazione.
“Biotech, il futuro migliore” è stato inaugurato nel 2020 con l’obiettivo di incrementare la conoscenza delle enormi possibilità offerte da un settore industriale che possiede tutte le caratteristiche necessarie per essere un volano a supporto sia della competitività delle nostre aziende, che della ripresa e della resilienza dell’intero Paese. Basti pensare che, secondo le stime dell’OCSE, si prevede che nel 2030 le biotecnologie avranno un peso enorme nell’economia mondiale: saranno, infatti, biotech l’80% dei prodotti farmaceutici, il 50% dei prodotti agricoli, il 35% dei prodotti chimici e industriali, arrivando a incidere, complessivamente per il 2,7% del PIL globale.
Nel 2021 il progetto si muove in una logica di continuità e mira ad aggiornare e approfondire il Piano di proposte elaborato nel 2020, allineandolo con il nuovo PNRR, così da renderlo uno strumento reale per contribuire allo sviluppo del settore delle biotecnologie in Italia, una leva importante per la rinascita e la crescita economica del Paese e il suo traghettamento nel futuro. Vista l’importanza di allargare la consapevolezza delle potenzialità di queste tecnologie, il progetto prevede il mantenimento del confronto costante e diretto con le figure istituzionali e gli stakeholder di riferimento, per costruire insieme una visione comune e, tramite diverse iniziative, una comunicazione più divulgativa, destinata al grande pubblico.
Un percorso a tappe
A livello operativo, tra marzo e settembre, sono previsti quattro “tavoli tecnici” di lavoro dedicati a “Ecosistema, Scienze della Vita e Bioeconomia”, con il coinvolgimento di esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni, testimoni di best practice e imprenditori del mondo biotech. Al termine di ogni tavolo di lavoro, i risultati del confronto e gli indirizzi emersi saranno raccolti e sintetizzati in “Quaderni” che verranno presentati all’opinione pubblica, ai media e alle istituzioni, in occasione di tre puntate speciali di StartupItalia Live – che potrete seguire sulle nostre pagine Facebook, LinkedIn e YouTube, e sul sito di Assobiotec Federchimica (https://assobiotec.federchimica.it/) – alle quali parteciperanno diversi ospiti, moderati da Giampaolo Colletti, manager e giornalista su molte testate nazionali, tra cui anche StartupItalia.
Un contributo condiviso da mettere a disposizione dei decisori, che oggi sono chiamati a implementare il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza del Paese e a costruire la prossima Legge di Stabilità. Il Piano di proposte sarà anche al centro dell’evento conclusivo che si terrà martedì 9 novembre 2021 e avrà l’obiettivo di raccontare i risultati raggiunti, coinvolgendo la comunità economica, scientifica e dell’innovazione, ma soprattutto il grande pubblico, con una forte attenzione agli studenti di scuole e università.
L’innovazione che serve alla salute
Dopo il primo tavolo tecnico dedicato a “Premesse programmatiche e rafforzamento dell’ecosistema”, che ha avuto luogo a marzo, il progetto ha previsto un focus sulle Scienze della Vita, parte prevalente delle attività del biotech a livello italiano e globale, con due tavoli di lavoro a porte chiuse, il 27 maggio e il 21 giugno.
Nel tavolo del 27 maggio ci si è soffermati sul tema della sperimentazione clinica, sull’importante contributo della ricerca nazionale in termini di crescita del sistema Paese, ma anche sui limiti del sistema normativo nazionale, che spesso portano l’industria farmaceutica a investire in altri Paesi, non necessariamente all’avanguardia, a scapito di ricercatori, istituzioni e soprattutto dei pazienti che ne possono trarre giovamento. Si è sollecitato, inoltre, il dibattito sul valore strategico della proprietà intellettuale, non solo per generare innovazione, ma anche per la sopravvivenza del comparto biotech (costituito per oltre l’80% da imprese di piccola e micro-dimensione), di quello della ricerca privata, no profit, delle università e dei centri di ricerca.
L’appuntamento del 21 giugno, invece, ha acceso i riflettori sui temi della produzione biofarmaceutica, della governance della spesa farmaceutica e della medicina territoriale, andando a completare un’analisi che segue le diverse fasi del “viaggio del prodotto biotech” – sia esso diagnostico, vaccino, farmaco o terapia avanzata – che inizia dal bancone del laboratorio e finisce al letto del paziente. Nello specifico, riguardo alla produzione biofarmaceutica, il confronto si è incentrato su cosa serve per attrarre nuovi stabilimenti e per trasformare gli impianti esistenti sulla frontiera dell’innovazione biotecnologica. Poi è stato sollecitato il dibattito sul necessario superamento dell’attuale modello di governance della spesa farmaceutica che, nonostante i recenti interventi e indirizzi, risulta ancora penalizzante sia per i pazienti che per i produttori di innovazione. Infine, il grande e (attuale) tema della medicina del territorio, le cui criticità sono state drammaticamente messe in evidenza, in questo ultimo anno, non solo nella gestione del Covid-19, ma anche in quella delle patologie non Covid, a partire da malattie rare e oncologia.
Si torna in diretta
Dopo i tavoli di lavoro dedicati al settore Life Science, l’appuntamento con la seconda StartupItalia Live, della nuova edizione di “Biotech, il futuro migliore” sarà lunedì 12 luglio, dalle 17.00 alle 18.15. Partendo dalle lezioni della pandemia, il focus dell’evento “Dal laboratorio al paziente: l’innovazione che serve alla salute”, sarà incentrato sul ruolo del biotech e dell’innovazione per la salute dell’Italia del futuro, lungo tutta la filiera del prodotto biotech. A confrontarsi con Giampaolo Colletti saranno Riccardo Palmisano, Presidente Federchimica Assobiotec; Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione Gimbe; Mario Calderini, Professore ordinario di Social innovation e strategia aziendale – School of management del Politecnico di Milano; Giacomo Gorini, immunologo; Gaetano Guglielmi, Direttore Ufficio Rete IRCSS e Ricerca Corrente DG Ricerca e Innovazione in Sanità Ministero della Salute; Beatrice Lorenzin, Presidente Intergruppo parlamentare Sperimentazione clinica; Nicola Magrini, Direttore generale Agenzia Italiana del Farmaco; Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale Cittadinanzattiva; Barbara Marini, Amministratrice Delegata Intercept Pharma; Francesca Pasinelli, Direttrice generale Telethon; e Giuseppe Recchia, Vicepresidente Fondazione Smith Kline e fondatore daVinci Digital Therapeutics.