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“Il segreto è essere coperti su tutti i fronti: sia quello tecnologico sia quello manageriale. Il rischio, in caso contrario, è di rimanere bloccati per troppo tempo per questioni legate alle regolamentazioni del settore”. Questo è il consiglio di Fausto Boni, general partner di 360° Capital Partners e fra i relatori dell’evento di apertura del GranPrix di CheBanca! (questa la pagina per iscriversi), alle startup fin-tech.

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Secondo Boni, un altro ingrediente necessario è l’indipendenza da terzi in un “settore ricco in cui ognuno protegge la sua posizione”. “Stiamo parlando”, aggiunge, “di un ambito interessante in cui da 15 anni investiamo con successo”. Un esempio è Mutuionline.it, azienda lanciata nel 2000 da Alessandro Fracassi e Marco Pescarmona e diventata oggi intermediaria di operazioni per più di 2 miliardi di euro all’anno (l’ultimo dato disponibile è relativo al 2011). Una di quelle storie (digitali) italiane come Yoox, altra creatura sviluppatasi sotto il cappello di 360° Partners, di cui bisognerebbe ricordarsi più spesso. Più attuale, e fuori dai nostri confini, il sostegno dato a Leetchi, startup francese che consente di raccogliere denaro appoggiandosi alla Rete.

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Tornando a concentrarsi sull’Italia, Boni sottolinea come le “recenti novità normative sull’obbligo di accettazione delle carte di credito e debito da parte di esercenti e professionisti siano destinate a dare una spinta ulteriore” a chi ha idee e spunti sul futuro dei soldi. Altro motivo di moderato ottimismo è “la maggiore sensibilità della politica italiana sul tema di innovazione e startup”. “Rimaniamo comunque in forte ritardo nei confronti del resto del mondo occidentale”, tiene a sottolineare Boni, “ma il momento sembra positivo e l’interesse da parte degli investitori sta crescendo”. Pollice alto per l’equity crowdfunding: “Si tratta di uno strumento molto acerbo da utilizzare con molta cautela, ma può contribuire a dare visibilità alle startup che decidono di sfruttarlo”. Al nuovo esecutivo, che dovrebbe ottenere la fiducia lunedì prossimo, Boni chiede “continuare il lavoro iniziato in precedenza”, il riferimento è al Decreto Sviluppo del Governo Monti, e di “destinare più risorse al settore”.