L’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai a Tonga ha avuto effetti gravi anche sulle comunicazioni
Le ripercussioni dell’eruzione di Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, un vulcano sottomarino, che ha interessato l’isola di Tonga il 15 gennaio scorso non si contano soltanto in termini di distruzione. Nelle ultime ore si sta parlando anche dei gravi danni inflitti all’unico cavo sottomarino in fibra ottica che collega la piccola isola nel Pacifico con le isole Fiji, a est dell’Australia. Come ha spiegato anche il MIT Review, l’eruzione ha di fatto oscurato internet sull’isola, rendendo ancora più complicate le comunicazioni tra chi è sul posto e il resto del mondo (soccorritori compresi). La notizia ci dimostra ancora una volta che, per quanto ritenuto scontato, internet sia spesso appeso a situazioni più grandi di noi, non sempre controllabili. Uno tsunami o un evento climatico estremo possono avere conseguenze importanti sulla rete. Stando alle prime stime ci vorranno diverse settimane per sistemare il danno e ristabilire la rete sull’isola.
Per rendersi conto dell’estensione dell’infrastruttura globale che regge internet la Submarine Cable Map è a disposizione con un sito curato da TeleGeography. Dal 15 gennaio il traffico web su Tonga si è di fatto azzerato come si nota sui grafici disponibili online. Quel cavo sottomarino danneggiato che trovate evidenziato nella foto qui sotto è lungo quasi 830 chilometri ed è la condizione necessaria per portare internet in questo angolo della Polinesia. La mappa dei cavi sottomarini che consentono la connessione in tutto il mondo è uno strumento interessante, che racconta anche degli investimenti in corso.
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2Africa è uno dei cavi sottomarini su cui più sono puntati gli occhi: abbraccia l’intera Africa. All’interno di un consorzio che ci sta investendo compare pure Meta, l’ex gruppo Facebook, che punta a diffondere internet nel continente. Andando a vedere invece la nostra situazione nazionale, scopriamo che la Sardegna è collegata alla penisola attraverso un solo cavo: parte da Olbia e sbuca a Civitavecchia (un altro unisce Cagliari a Mazara del Vallo in Sicilia). Nel 2018 ci eravamo occupati di una vicenda distante anni luce per gravità a quanto stanno subendo gli abitanti di Tonga, ma che svelava quanto un’infrastruttura simile fosse (e sia tuttora) continuamente esposta a rischi di ogni tipo.