Al via il programma del nuovo Torino Cities of the Future Accelerator, con sede negli spazi delle storiche Officine Grandi Riparazioni, tra le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa. Tre le imprese italiane presenti
Anche le startup sono pronte a dare il proprio contributo per ridisegnare le città. Lo faranno da Torino e più in particolare dagli edifici delle Officine Grandi Riparazioni, complesso industriale inaugurato nel 1895 come stabilimento di manutenzione di veicoli ferroviari e rinato nel 2011 come spazio culturale e per eventi. Dal XIX secolo alle metropoli di domani. Il 24 gennaio, infatti, all’interno delle Ogr torinesi ha preso il via il programma di Torino Cities of the Future Accelerator, il primo acceleratore per startup dedicato alle smart city.
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Smart city e startup, le prospettive del nuovo programma
Trasporti, immobiliare, energia, infrastrutture e servizi essenziali, dall’istruzione all’assistenza sanitaria. Sono diversi i settori che necessitano di idee innovative per realizzare progetti efficienti di smart city e sui quali il nuovo programma intende offrire supporto alle 12 realtà selezionate. “Siamo entusiasti di accogliere startup provenienti da tutto il mondo, in quella che nelle prossime 13 settimane, e speriamo anche oltre, sarà la loro casa, Ogr”, ha dichiarato Martin Olczyk, managing director di Techstars.
Tre delle realtà scelte sono italiane e, più precisamente, di Torino. Family+Happy, nata con l’obiettivo di offrire un supporto ai genitori nella vita quotidiana, ha lanciato un servizio su misura per la scelta di babysitter certificate. Strategic BIM, fondata nel 2020, fornisce soluzioni di gestione e rappresentazione digitale e in remoto dei grandi edifici. Infine, Gymnasio è una startup creata da una squadra di cinque ingegneri e designer del Politecnico di Milano e Torino dedicata al fitness in casa.
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Arrivato alla sua terza edizione, il programma di accelerazione di Techstars dedicato alle smart city viene da due anni di lavoro sulla smart mobility. “Abbiamo portato a Torino molte realtà innovative”, commenta Maurizio Montagnese, presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center. Alcuni di queste, prosegue Montagnese, “hanno avviato collaborazioni anche con la Municipalità e le imprese del territorio”. Una prova che, dal 2019 a oggi, l’acceleratore ha contribuito a sviluppare un ecosistema a livello globale, in grado però di valorizzare anche le aziende locali. “Il fatto che le tre startup italiane italiane selezionate quest’anno siano torinesi ne è una testimonianza tangibile. Lavoreremo affinché il programma possa continuare a creare nuove opportunità sul territorio, per fare di Torino una città che anticipa i tempi e realizza progetti innovativi concreti”.
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Fra Next Generation EU e Agenda Onu 2030, l’importanza delle smart city
Torino Cities of the Future Accelerator sarà un progetto in grado di evolversi “nel segno della Next Generation EU e dell’Agenda 2030 dell’Onu, in linea con la mission di Fondazione CrT e i valori di Ogr Torino”, evidenzia Massimo Lapucci, segretario generale di Fondazione CrT e Ceo di Ogr Torino, di cui l’ente torinese è proprietario dal 2013. “Il successo delle prime due edizioni dedicate alla smart mobility ha aperto la strada per ampliare il focus del progetto alle smart city. Con Torino Cities of the Future Accelerator, crescita del capitale umano, inclusione sociale e sostenibilità ambientale si confermano temi centrali nella strategia per lo sviluppo dei territorio e il miglioramento della qualità della vita delle persone nella comunità”.