La startup: “Già chiusi 3 dei nostri magazzini nelle città di Milano, Roma e Bergamo, mentre gli altri del Paese seguiranno nelle prossime settimane. Fino ad allora continueremo a garantire il servizio di spesa a domicilio ai nostri clienti”
Fit-Cisl ha annunciato che Gorrilas sta procedendo con 540 licenziamenti nel nostro Paese. Si incrina così la rapida ascesa della startup innovativa fondata a Berlino nel mese di marzo del 2020 dall’imprenditore di origine turca Kağan Sümer. La app di delivery, basata su una rete di piccoli centri di distribuzione di quartieri, nei quali lavorano solo biker e dipendenti in dark store, in poco tempo aveva prima chiuso round di serie B da 290 milioni di dollari, raggiungendo lo status di unicorno, con una valutazione complessiva di oltre un miliardo, quindi un nuovo aumento di capitale da un miliardo di dollari con un round di finanziamento di Serie C nell’ottobre 2021.
La startup di food delivery, passato il periodo d’oro della pandemia, aveva già annunciato nelle scorse settimane la necessità di ridurre il proprio personale lasciando a casa circa 300 dipendenti. Ora, secondo quanto hanno dichiarato i sindacati coi quali Gorillas aveva sottoscritto, lo scorso aprile, l’accordo per inquadrare i rider con il contratto nazionale del lavoro del settore logistica, la scure cadrà sulla testa di 540 dipendenti in Italia, con la precisa volontà, da parte della società, di abbandonare il mercato italiano.
“Per quanto riguarda la nostra presenza in Italia – recita una nota della startup -, abbiamo valutato e stiamo tuttora valutando attentamente diverse alternative strategiche e finanziarie, come la cessione d’azienda o l’ingresso di nuovi investitori. Tuttavia a oggi nessuna trattativa si è conclusa positivamente e non esistono al momento negoziazioni a un livello di concretezza tale da far ipotizzare un buon esito. Abbiamo pertanto deciso di avviare un graduale processo di chiusura dell’attività in Italia.”
Sempre la filiale italiana dell’unicorno comunica la chiusura dei magazzini nelle città di Milano, Roma e Bergamo, “mentre gli altri” sparsi sul territorio nazionale “saranno chiusi nelle prossime settimane. Fino ad allora, e fino a esaurimento scorte, continueremo a garantire il servizio di spesa a domicilio ai nostri clienti”. “Dopo più di un anno di attività, è stata una decisione molto difficile da prendere, tanto per il nostro team in Italia quanto per l’intera famiglia Gorillas”, è il laconico saluto della startup, cresciuta forse troppo in fretta.