Obiettivo: sviluppare la piattaforma di radioterapia avanzata, BAT-90
BetaGlue Technologies, startup milanese che opera nelle Life Sciences, annuncia di aver chiuso un round di finanziamento da 10 milioni di euro di equity.
Entreranno a far parte del capitale della Società: Fin Posillipo (Petrone Group), Kairos Partners SGR, LIFTT (Venture Capital guidato da Stefano Buono, fondatore di AAA), Neva Sgr (Gruppo Intesa Sanpaolo), Profequycapital e Romed, con un reinvestimento di Innogest Capital e Panakès Partners, già presenti nel capitale societario.
L’investimento servirà a finanziare le attività future di BetaGlue Technologies, finalizzate a raggiungere differenti milestone in Europa e negli Stati Uniti per lo sviluppo e la registrazione della piattaforma di radioterapia avanzata, BAT-90. Priorità di tale sviluppo saranno il completamento degli studi clinici già in corso nelle indicazioni tumore epatico e mammario e la loro approvazione regolatoria, oltre al completamento dello scale-up industriale in Europa e negli Stati Uniti del dispositivo per biopsie sicure, già testato clinicamente nella biopsia polmonare ed epatica.
L’anti tumorale BAT-90
La Società ha sviluppato e brevettato un prodotto antitumorale denominato BAT-90 (“Beta Ablation Therapy with Yttrium-90”), composto da una matrice biocompatibile che emette radiazioni beta, somministrabile al paziente tramite un’iniezione percutanea o in corso di intervento chirurgico: le microsfere marcate con Ittrio 90 che sono al suo interno vengono iniettate dentro il tumore o sui margini della sua resezione chirurgica e, grazie al rapido raggiungimento della completa polimerizzazione della matrice che le contiene, vengono trattenute esclusivamente nella zona di iniezione. Grazie a ciò, le microsfere non si diffondono in altri organi o tessuti e rilasciano la loro energia radiante solo nel tessuto target.
La tecnologia BAT-90 è nata all’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” di Napoli, dove l’iniezione intra-arteriosa di microsfere radioattive nel trattamento del tumore epatico (cosiddetta TARE) è stata estesa al di là di tale indicazione e via di somministrazione; ciò è avvenuto tramite l’uso di una colla biocompatibile a rapida polimerizzazione che trattiene efficacemente le microsfere radioattive, permettendo di iniettarle direttamente e con sicurezza in vari tessuti target. Questi ultimi possono essere sia tumori o metastasi non resecabili chirurgicamente, che vengono così irradiati in-loco, sia margini di resezione tumorale, che potrebbero presentare ancora cellule cancerose residue (la causa principale di recidiva locale) e che possono essere bonificati grazie a BAT-90.
I vantaggi attesi
BAT-90 apre – fanno sapere dalla startup – importanti prospettive in campo oncologico, con vantaggi sia per il paziente che per il sistema sanitario. Si tratta, infatti, di una soluzione di medicina nucleare terapeutica estremamente precisa (colpisce solo l’area interessata dal tumore), personalizzata (tarata sulle necessità cliniche del paziente), rapida (una sola iniezione con polimerizzazione in pochi minuti) e sicura (l’energia radiante viene rilasciata dove serve, evitando irradiazioni di organi e tessuti limitrofi che potrebbero essere fonte di rischio per il paziente e gli operatori sanitari).
La medicina di precisione in radioterapia
La Società ha sviluppato un’ulteriore tecnologia proprietaria, in corso di brevettazione: si tratta di un dispositivo medico che, grazie all’utilizzo della sola matrice biocompatibile, usata anche in BAT-90, consente di effettuare biopsie sicure in oncologia, prevenendone complicanze anche severe dopo procedure polmonari o epatiche. Il device è stato testato in uno studio clinico multicentrico in Italia su 40 pazienti sottoposti a biopsia polmonare diagnostica, evidenziando una riduzione statisticamente significativa rispetto ai dati presenti in letteratura dell’incidenza di complicanze, che includono emorragie e pneumotorace, diminuendo di conseguenza in modo rilevante anche i costi sanitari associati alla loro insorgenza.
Per Riccardo Palmisano, Executive Chairman e Antonino Amato, CEO/CMO di BetaGlue Technologies: “L’ingresso di nuovi soci ci permetterà di accelerare i piani di sviluppo di BetaGlue. Con il loro contributo, potremo rafforzare i pilastri della creazione di valore per la Società, quali sviluppo clinico e scale-up industriale dei nostri prodotti innovativi. In tal modo siamo fiduciosi di poter trasferire il concetto di medicina di precisione in radioterapia a vantaggio di pazienti e operatori sanitari, e al contempo di rafforzare il valore per gli investitori che hanno avuto fiducia in noi e nella nostra tecnologia”.