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Entrepreneurship è un sostantivo che stimola la fantasia di chi sa pensare in grande. Chi non ne conosce il significato potrebbe pensare ai romanzi di fantascienza, ma non si discosterebbe troppo dalla realtà perché l’imprenditorialità è la vocazione tipica degli esploratori e dei sognatori.

Joule, la scuola di Eni per l’impresa seleziona e valorizza i talenti imprenditoriali premiando i più meritevoli, assegnando le menzioni speciali previste da Eni Joule for Entrepreneurship, il bando che promuove l’imprenditorialità innovativa e sostenibile nel campo della decarbonizzazione di processi e prodotti, dell’economia circolare, della lotta al cambiamento climatico, al fine di contribuire alla transizione energetica e favorire lo sviluppo sociale ed economico del Paese.

Lunedì 3 ottobre si è tenuta la cerimonia di premiazione per Eni Joule for Entrepreneurship 2022, al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di Lucia Calvosa e Claudio Descalzi, Presidente e Amministratore Delegato di Eni.

Si tratta di una menzione speciale nell’ambito degli Eni Awards, punto di riferimento per la ricerca nei settori dell’energia e dell’ambiente, giunti alla quattordicesima edizione. Il bando (rivolto a spin off universitari e startup che abbiano sviluppato progetti imprenditoriali innovativi e ad alto valore tecnologico e con un alto grado di sostenibilità sotto il profilo economico, ambientale e sociale) ha attirato 30 candidature di progetti imprenditoriali, con diverso livello di maturità, provenienti dai principali ecosistemi dell’innovazione in Italia.

AraBat, Sinergy Flow e Ricehouse sono le tre startup vincitrici di questa edizione, grazie al loro riconoscibile potenziale per contribuire alla transizione energetica e allo sviluppo sostenibile del Paese.

AraBat è una startup pugliese che sta sviluppando un processo per il recupero di metalli preziosi dalle batterie esauste utilizzando scarti agrumari. Fondata da cinque giovani talenti che, dopo varie esperienze all’estero, hanno deciso di tornare nella loro terra per dar vita alla loro idea nello STAR Facility Centre dell’Università di Foggia.

Sinergy Flow è una startup milanese che sta sviluppando una batteria innovativa a celle di flusso, sostenibile, a basso costo e ad alta efficienza, basata su sottoprodotti ricchi in zolfo. Il progetto nasce nei laboratori del Politecnico di Milano e il team, costituito da tre ingegneri, è guidato da una Ceo donna, “cervello” di ritorno dagli Stati Uniti.

Ricehouse è una startup di Milano che trasforma gli scarti derivanti dalla lavorazione del riso in materiali naturali per la bioedilizia e la bioarchitettura. Fondata nel 2016 dalla passione di un’architetta e un geologo, oggi è diventata società benefit e conta circa 15 dipendenti.

Raffele Nacchiero, Ceo e founder di AraBat, ha compiuto appena 24 anni e ragiona da grande imprenditore: “siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto, soprattutto pensando che Arabat è la più giovane startup tra tutte quelle premiate. Arrivare al Quirinale in una manifestazione così prestigiosa che ci ha visti protagonisti è stato molto emozionante. Ci siamo costituiti come soggetto giuridico soltanto a febbraio scorso, superando diverse difficoltà per la validazione della nostra tecnologia, ed ora stiamo per chiudere il nostro primo round di investimenti. Siamo venuti in contatto con Joule dopo aver superato il complesso iter di selezione per la menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship 2022, e sicuramente si è trattato di un importante momento di crescita professionale. Ci vogliamo affermare in un settore industriale che attualmente in Italia non esiste, che è quello del riciclo delle batterie al litio. Spesso ci dicono che è impossibile, che è troppo complicato e che siamo eccessivamente ambiziosi, ma pensiamo che la capacità di ragionare in grande sia il nostro punto di forza. La collaborazione con Joule proseguirà anche dopo la premiazione, verremo inseriti nel network ufficiale Eni, ci accompagneranno per cogliere le migliori opportunità e verremo messi in contatto con potenziali stakeholder”.

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Raffele Nacchiero, Ceo e founder di AraBat

Alessandra Accogli, Ceo e co-founder di Sinergy Flow è orgogliosa del premio raggiunto dopo un difficile percorso di selezione; una potente spinta di entusiasmo per il futuro, stringendo la sinergia con Joule: “siamo venuti in contatto con Joule nel 2021 vincendo la call Switch2Product, Innovation Challenge del Politecnico di Milano, ottenendo una borsa di studio messa a disposizione da Eni per l’economia circolare. Così abbiamo iniziato il nostro percorso e il nostro rapporto con Joule si è consolidato grazie ad un supporto molto importante. Siamo entrati in contatto con delle linee di business di Eni interessate al nostro progetto e ad eventuali collaborazioni. Joule affianca le startup in modo concreto offrendo assistenza e networking, per noi è un partner molto importante, arrivato nel momento giusto della nostra maturazione. La premiazione al Quirinale è stata splendida, una grande soddisfazione ricevere un premio per l’innovazione e la sostenibilità, due ambiti di competenza che abbiamo molto a cuore. Spero che il nostro esempio sia utile per i giovani che vogliono avviare un’impresa in maniera sostenibile, in modo innovativo. Continueremo a collaborare con Joule, lo farò anche personalmente per favorire la partecipazione delle donne ai corsi di studio STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

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Alessandra Accogli, Ceo e co-founder di Sinergy Flow

Tiziana Monterisi, Ceo e co-founder di Ricehouse sottolinea la specificità del suo progetto, confermando l’ampiezza e la trasversalità della visione di Eni sugli impatti ambientali. Non solo energie rinnovabili, ma anche edilizia ecologica: “siamo stati selezionati da Joule nel 2020 per raccontare la storia della nostra startup innovativa e offrire degli spunti di riflessione ai giovani imprenditori, sull’edilizia e la sostenibilità ambientale. Joule ci ha sempre supportato, mettendoci in contatto con importanti stakeholder. Ci occupiamo di edilizia e i nostri ambiti di studio e applicazione sono diversi rispetto a giovani startupper chi si occupano di energie rinnovabili, perciò assegnandoci questo premio Eni conferma di avere una visione ampia e trasversale su tutte le soluzioni inerenti gli impatti ambientali. La giornata con la presenza del Presidente Sergio Mattarella è stata emozionante, anche grazie ad un cerimoniale molto particolare, indimenticabile. Fino ad ora siamo stati coinvolti da Joule in numerose iniziative, tavole rotonde, convegni per attività divulgative per dimostrare gli effetti positivi degli edifici costruiti con i nostri materiali. Il networking messo a disposizione da Joule è di alto livello, la collaborazione proseguirà e saremo coinvolti in nuove iniziative”.

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Tiziana Monterisi, Ceo e co-founder di Ricehouse