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Tra gli ospiti di SIOS22 Winter edition Pascal Condamine, VP Startups di Scaleway, inquadra il ruolo del cloud nella value proposition delle startup
Non è il contesto economico e geopolitico migliore per investire in risorse extra eppure la value proposition di una startup non può prescindere da un’infrastruttura robusta per crescere ed essere appetibile agli occhi dei fondi d’investimento.
La testimonianza di Pascal Condamine, VP Startups di Scaleway, prende le mosse da una visione globale delle startup che arrivano al cloud del gruppo Iliad grazie allo startup program e cercano innanzitutto una soluzione per efficientare i processi quotidiani di gestione dei dati. Sono giovani imprese che hanno già compreso quanto sia importante andare oltre il classico approccio di sviluppo dell’azienda attraverso l’usuale divisione in aree (vendita, marketing, prodotto) e investire nella struttura interna al fine di risultare più solidi agli occhi degli investitori.
Quello che Pascal Condamine ha riportato sul palco di SIOS22 Winter edition è il quadro dell’ecosistema entro cui si sviluppano le startup europee: il post pandemia, il conflitto ucraino, l’inflazione che si ripercuote sui costi dell’operatività impattano sulle imprese con un importante calo degli investimenti che non accenna a redimersi nel 2023. A subirne le conseguenze, più che le imprese in early stage, coloro che hanno avuto un round di serie A e necessiterebbero di proseguire la crescita in maniera esponenziale.
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Al dramma della situazione attuale si aggiunge la crisi energetica il cui effetto sulle imprese è quello dei tagli sul personale e su qualsiasi elemento possa essere ritenuto extra.
In questo contesto l’ottimizzazione dei costi trova un’applicazione concreta nell’utilizzo del cloud. “Ci sono programmi innovativi che offrono supporto tecnico ed economico alle startup affinchè reinvestano nel proprio sviluppo, migliorando la value proposition per poter essere competitivi sul mercato”, afferma il dirigente di Scaleway.
Per ribaltare la dinamica della domanda-offerta e far si che siano i Venture Capital ad interessarsi alle startup occorre puntare sull’infrastruttura tecnologica, a partire dal cloud, senza il quale le imprese rischiano di consumare più risorse di quante ne risparmierebbero.
“Ottimizzare il ciclo di vita dei dati è un modo per ottimizzare i costi” dice Pascal Condamine che ha una soluzione allo sviluppo delle nuove imprese in chiave qualitativa: la flessibilità del cloud permette, per esempio, di gestire flussi improvvisi di traffico e automaticamente ridurre l’utilizzo delle risorse quando ci sono meno clienti online, permettendo così di ridurre i ridurre i costi.
“Tuttavia al di là della valorizzazione dell’architettura le startup dovrebbero cercare supporto all’interno del loro ecosistema. È risaputo che i fornitori di servizi cloud offrono crediti alle startup per ospitare la loro infrastruttura. Ma quando questi crediti si esauriscono, le startup si ritrovano con un’architettura non ottimizzata e spesso costosa.”
La risposta di Scaleway a questo impasse è un programma per startup che incentiva la crescita dell’impresa restituendole un posizionamento decisamente più competitivo. Anzichè dare crediti cloud, Scaleway è disponibile a coprire l’80% dei costi cloud delle startup per un periodo di 2 anni. Dopo questi 24 mesi l’impresa è libera di crescere secondo le proprie necessità “Senza inutili prodotti cloud e senza vincoli” promette Condamine.
Per scoprire come inviare la candidatura al programma di Scaleway visita il sito ufficiale.