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Un mondo di plastica: entro il 2050 ne produrremo 451 milioni di tonnellate

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Un mondo di plastica: entro il 2050 ne produrremo 451 milioni di tonnellate

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Serve un divieto più incisivo della plastica monouso per ridurre i consumi. Tra i Paesi del G20 che non hanno ancora politiche nazionali sulle plastiche monouso ci sono Brasile, Stati Uniti, Indonesia e Turchia

Serve un divieto più incisivo della plastica monouso per ridurre i consumi. Tra i Paesi del G20 che non hanno ancora politiche nazionali sulle plastiche monouso ci sono Brasile, Stati Uniti, Indonesia e Turchia

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Chiara Buratti
27 feb 2023

Se andiamo avanti così, il consumo di plastica nei Paesi del G20 raddoppierà entro il 2050, per una produzione stimata in 451 milioni di tonnellate. E secondo una previsione condotta dai ricercatori Roland Geyer, Jenna R. Jambeck e Kara Lavender Law pubblicata su SciencesAdvances, se gli scenari di oggi rimanessero gli stessi anche nei prossimi anni, proiettando su questi numeri le attuali tendenze globali di gestione dei rifiuti, soltanto 9000 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica verrebbero riciclati. A meno che non venga redatto un trattato globale completo e vincolante per frenare il consumo, le proiezioni non sono, dunque, delle migliori.

Un grafico tratto dalla ricerca di Roland Geyer, Jenna R. Jambeck e Kara Lavender Law

 

Leggi anche: Via la plastica monouso dal food: mission impossible? Parla Ivano Vacondio (Federalimentare)

Cosa si dovrebbe fare

I programmi esistenti per aumentare il riciclaggio o ridurre il consumo di plastica monouso sono serviti soltanto a “grattare la superficie” del problema. Quello che si dovrebbe fare è mettere in atto un divieto più aggressivo della plastica monouso insieme a tasse di produzione più elevate e regimi obbligatori per rendere le aziende responsabili dell’intero ciclo di vita dei loro prodotti, compresi il riciclaggio e lo smaltimento. Per fare questo è necessario un piano globale più completo, secondo quanto affermato da Back to Blue, un gruppo di ricerca gestito dal think tank Economist Impact e dalla Nippon Foundation, un’organizzazione filantropica privata. Le Nazioni Unite hanno avviato a novembre i negoziati su un accordo per contrastare l’inquinamento da plastica in Uruguay, con l’obiettivo di redigere un trattato giuridicamente vincolante entro la fine del prossimo anno. 175 paesi hanno aderito ai colloqui. Tuttavia, se i negoziati falliscono, la produzione annuale di plastica nei paesi del G20 potrebbe salire a 451 milioni di tonnellate entro il 2050 secondo gli attuali tassi di crescita, ha affermato Back to Blue, quasi tre quarti rispetto al 2019. “Le possibilità di fallimento, non solo che non emerga alcun trattato, ma che sia troppo debole per invertire l’ondata di plastica – sono considerevoli”, ha affermato il gruppo di ricerca. Le misure combinate potrebbero limitare il consumo annuo a 325 milioni di tonnellate entro il 2050, ha affermato Back to Blue, ma sarebbe comunque in aumento di un quarto rispetto al 2019: l’equivalente di 238 milioni di camion della spazzatura pieni. Sempre secondo il rapporto, tra i paesi del G20 che devono ancora introdurre divieti nazionali sui prodotti in plastica monouso ci sono Brasile, Stati Uniti, Indonesia e Turchia.

Tags: #BACK-TO-BLUE #CONSUMO-DI-PLASTICA #FLASH #G20 #PLASTICA #RICICLO-DI-PLASTICA
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