Durante i Milano matching days le startup Agrodit, Gambit, Iluria, Coinscrap, StratioBD e Lone Design Lab hanno scelto il capoluogo lombardo come città dove trasferirsi e investire
Si occupano di agritech, fintech, fashiontech, health e augmented data le startup conquistate dalla Madonnina durante i Milano matching Days. Provengono da Svezia, Spagna, Regno Unito, Israele e Belgio e sono alla ricerca di professionisti italiani per allargare i propri team. «Per lavorare bene in un paese straniero è essenziale allargare il team a professionisti locali – ha spiegato David Conde Sayans, CEO di Coinscrap a StartupItalia – Per questo stiamo già pensando di avviare una fase di scouting qua a Milano, nel cuore del fintech». Della stessa opinione è anche Pierre Mossard, general manager per la Francia e il Sud Europa di StratioBD. Milano matching days, giunto alla sua chiusura, ha convinto Agrodit, Gambit, Iluria, Coinscrap, StratioBD e Lone Design Lab a investire nel capoluogo.
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Matching days, tempo di bilanci
L’evento, che dal 6 al 10 marzo ha visto venti realtà estere alla scoperta di centri dell’innovazione milanesi come il Mind, Talent Garden, Fintech District, Polihub, la sede di Bending Spoons, ha creato attorno a se un ecosistema fatto di investitori, talenti e visitatori. L’iniziativa è stata promossa da YesMilano, brand di Milano&Partners, con l’obiettivo di promuovere l’ecosistema milanese all’estero, con una particolare attenzione al settore del fintech. «Milano&Partners lavora per aiutare la città ad accogliere talenti internazionali, startup e capitali con l’obiettivo di posizionare Milano come destinazione globale – ha affermato Luca Martinazzoli, direttore generale di Milano&Partners – Abbiamo organizzato Matching Days per raccontare a 20 startup internazionali il fascino della nostra città, l’entusiasmo di chi coltiva l’innovazione e l’energia delle comunità che animano la scena creativa. L’evento si chiude con tantissimi incontri. Qualche scintilla è scattata, ma soprattutto con la certezza che dobbiamo raccontare sempre meglio la nostra città, perchè chi decide di venire a scoprirla si innamora e rimane sorpreso dal talento e dai tanti progetti innovativi che l’attraversano». E ora si pensa a replicare l’evento annualmente, anche all’estero, al fine di creare una cross-fertilizzazione e una contaminazione anche tra le varie startup che hanno partecipato.
I team che scelgono Milano
Tra i team che hanno scelto Milano come città dove investire e attrarre talenti ci sono:
- Agrodit, startup svedese che aiuta gli agricoltori a essere più sostenibili ed è interessata a Milano per il mercato che gira attorno al settore dell’agricoltura, per le condizioni climatiche favorevoli e l’alto potenziale a livello economico;
- Coinscrap, startup spagnola di fintech nel B2B fondata nel 2016 con l’obiettivo di aiutare il settore finanziario a offrire esperienze digitali iper-personalizzate ai propri clienti su larga scala, giungere in soccorso a banche e assicuratori per comprendere la situazione finanziaria dei propri clienti e vendere il prodotto più adatto e vantaggioso sia per gli istituti finanziari che per i loro clienti. Coinscrap in Milano vede ottime prospettive nella prossimità a potenziali clienti e come hub internazionale attivo nei settori scientifici e del tech. «Puntiamo a espandere il nostro network e sistema finanziario e siamo alla ricerca di nuovi clienti – ha dichiarato David Conde Sayans, CEO di Coinscrap a StartupItalia – In questo senso ci stiamo cercando stakeholders e contatti e stiamo organizzando una serie di speedate. La nostra sede si trova nella Galizia ma puntiamo anche all’America Latina e al Messico. Milano per noi è centrale dato che è il cuore del fintech italiano».
- Gambt Financial Solutions, startup belga di fintech che si occupa di fornire all’advisor della banca la giusta soluzione per dare la migliore consulenza di investimento ai clienti. Punta su Milano come centro di innovazione italiano impegnato nella digitalizzazione del settore bancario e crede negli hub che attorno a questo settore ruotano;
- Iluria, startup israeliana di medicina di precisione per la salute mentale, a partire dall’ADHD nei bambini. Nel capoluogo lombardo vorrebbe collaborare con l’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia, costruire le basi per espandere il mercato a livello europeo e sfruttare le competenze del secondo hub farmaceutico più grande dell’UE, con una posizione privilegiata per la ricerca e lo sviluppo della medicina di precisione;
- Lone Design Club, startup inglese attiva nel settore del retail, vuole sviluppare una nuova tecnologia a Milano per arrivare a nuovi clienti, attrarre nuovi forti investitori ed espandere il proprio mercato anche da un punto di vista logistico;
- StratioBD, startup spagnola che si occupa di augmented data, copre i Data Products Layer automatizzando le attività svolte con le persone e accelerando la generazione di valore con la costruzione di dati in modo industriale. In Milano ravvede il cuore economico d’Italia, un hub di talenti e un ecosistema tecnologico e di innovazione all’avanguardia. «Vogliamo esportare in Italia quello che stiamo facendo in Spagna – ha commentato a StartupItalia Pierre Mossard, general manager per la Francia e il Sud Europa di StratioBD – I nostri principali partner italiani sono qui, a Milano. Durante questi matching days abbiamo condotto importanti attività e incontrato numerose aziende necessarie per i nostri prossimi step. Adesso puntiamo a trovare clienti, partner e aziende di consulenza e ad accelerare la trasformazione che abbiamo messo in atto al fine di raccogliere fondi ed espanderci nel Sud Europa. Lo facciamo qui, nel distretto dell’innovazione italiana, in uno dei mercati più importanti d’Europa, con grandi aspettative».