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A soli 10 anni inventa un sistema per i problemi di udito. «Un futuro nella scienza? Da grande vorrei fare il calciatore»

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A soli 10 anni inventa un sistema per i problemi di udito. «Un futuro nella scienza? Da grande vorrei fare il calciatore»

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Per la nostra rubrica “Italiani dell’altro mondo” l’incredibile storia di Kevin Sigismondi. La sua idea è nata ascoltando la musica con il bluetooth e ha vinto il primo premio al contest ideas4ears. Ora è atteso a Innsbruck, nella sede internazionale di MED-EL a confronto con scienziati e inventori

Per la nostra rubrica “Italiani dell’altro mondo” l’incredibile storia di Kevin Sigismondi. La sua idea è nata ascoltando la musica con il bluetooth e ha vinto il primo premio al contest ideas4ears. Ora è atteso a Innsbruck, nella sede internazionale di MED-EL a confronto con scienziati e inventori

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Chiara Buratti
7 apr 2023

Ha soli dieci anni e nel curriculum vanta già una brillante invenzione: un apparecchio ecologico per persone sorde o con problemi di udito. Kevin Sigismondi è un bambino bergamasco che, grazie alla sua scoperta, si è aggiudicato il primo posto al contest ideas4ears, un concorso che si rivolge a giovanissimi di tutto il mondo per mettere a punto nuovi strumenti che possano migliorare la vita delle persone affette da ipoacusia, come nel caso di Kevin.

Kevin Sigismondi

Leggi anche: Da Modena la rivoluzione tranquilla del Tortellante. Le mani in pasta dei ragazzi autistici nel segno dell’inclusione

L’idea di Kevin

La genialità dell’idea di Kevin non solo risiede nel fatto di avere inventato un nuovo sistema ma anche il suo sguardo alla sostenibilità, che è stato riconosciuto e premiato nel concorso promosso da MED-EL, azienda che si occupa a livello globale di soluzioni impiantabili per l’udito. «Ho inventato un vero e proprio impianto cocleare [un dispositivo elettronico che permette alle persone sorde o con ridotte capacità uditive di sentire nuovamente i suoni. NdR] in grado di ricaricarsi grazie al movimento umano. È un’alternativa più ecologica alle solite batterie – ci racconta Kevin – Questa soluzione contribuisce a salvare sia il pianeta che la salute di chi lo porta. Ho pensato di inventare anche una versione per i bambini più piccoli, capace di ricaricarsi mentre giocano o corrono all’aria aperta».

Sostanzialmente, Kevin è riuscito a inventare un meccanismo, simile alla dinamo, che trasforma l’energia fisica in energia elettrica e ricarica l’impianto in modalità wi-fi. «La mia idea è nata in palestra, mentre ascoltavo la musica con il bluetooth – spiega il giovane inventore – Grazie a una bobina che rileva il movimento, l’impianto è in grado di ricaricarsi. Questo aspetto è quello che fa la differenza tra il mio impianto e quelli più classici che funzionano a batteria. Mi piace moltissimo l’idea di poter ricaricare il mio audio processore mentre pratico il mio sport preferito».

Prossima tappa: Innsbruck

Kevin per lo sport ha proprio una passione sfrenata: gioca a calcio, fa palestra, pratica arti marziali e non gli dispiacciono nemmeno le discipline acquatiche. «Da grande vorrei fare il calciatore», ci confessa, ma chissà che oltre a questa sua grande passione non diventi anche un grande inventore. Le prospettive ci sono tutte.

Intanto, il 13 e 14 giugno, Kevin farà tappa a Innsbruck, nella sede internazionale di MED-EL dove lo attendono anche gli altri vincitori del premio assieme a un team di scienziati e inventori. «Non mi aspettavo di vincere e sono molto felice – commenta il piccolo prodigio – É stata la mamma a dirmi che avevo vinto e, anche lei, è stata molto contenta». Anche la mamma di Kevin, Erika, condivide con lui la stessa patologia: l’ipoacusia. Insieme hanno deciso di iniziare un percorso con l’impianto cocleare. Da questa esperienza è nata l’idea del bambino: un’idea apparentemente semplice quanto geniale e capace di guardare alle esigenze del futuro e dell’ambiente.

Kevin e la mamma Erika

Il contest ideas4ears

Tra i 216 bambini – tra i 6 e i 12 anni – provenienti da 21 Paesi diversi che hanno partecipato al concorso, c’è un altro italiano, che si è classificato secondo e ha vinto un premio speciale. Si chiama Fabian Serafini, ha solo 6 anni e viene da Bolzano. La sua invenzione è un casco da sci con la protesi ADHEAR incorporata. Fabian ha commentato così la sua invenzione: «Amo sciare e ho imparato a farlo molto bene – ha commentato il piccolo inventore – Purtroppo, però, sono costretto a lasciare ogni volta a casa il mio apparecchio acustico perché non entra sotto il casco e questo mi rende un po’ triste. Quando mi trovo sulle piste è tutto frenetico e, con il solito casco, non sempre riesco a sentire la voce del mio maestro di sci, di mio padre o di mia sorella. Questo mi limita molto e ho sempre il timore di perdere ADHEAR senza accorgermene ma con il casco che ha il processore incorporato riuscirei a sentire benissimo e non dovrei avere più paura di perderlo».

L’idea di Fabian Serafini

Ideas4ears è un contest che vuole dimostrare come anche chi ha a che fare con una patologia uditiva possa vivere una vita appagante, diventando persino un inventore. L’idea è nata da Geoffrey Ball, ideatore di ideas4ears e giudice del concorso. Ball, sordo sin da bambino, ha inventato un rivoluzionario impianto per l’orecchio medio per curare la propria perdita uditiva: il Vibrant Soundbridge.

Geoffrey Ball

«Gli inventori che hanno partecipato al contest saranno anche molto giovani, ma sono perspicaci e lungimiranti, intuiscono il futuro delle tecnologie innovative degli impianti uditivi spesso con largo anticipo – ha affermato lo scienziato – Il mondo visto attraverso gli occhi di un bambino è pieno di ottimismo: i più piccoli colgono la sfida dell’invenzione con una lente senza filtri, offrendo idee guidate dall’intuito che possono trasformarsi in grandi innovazioni. Il nostro futuro è in mani sicure, grazie a questi inventori di idee4ears che riescono a guidarci attraverso grandi idee».

Tags: #BAMBINO-PRODIGIO #COVERSTORY #DISABILITA #KEVIN-SIGISMONDI #UDITO
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