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Colpo di scena: le startup di mobile Pos hanno deciso di abbracciare l’NFC. Al momento i loro dispositivi permettono agli esercenti di accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat sfruttando lo smartphone, a cui si collegano via Bluetooth.

La novità consiste nell’introduzione della tecnologia NFC che permetterà anche di completare la transazioni facendo scorrere il telefonino, del cliente questa volta, sul mobile Pos per completare la transazione. A muoversi in questo senso praticamente contemporaneamente sono la tedesca Payleven (qui abbiamo raccontato la loro storia) e l’italiana Jusp  (e qui la loro). I primi hanno presentato oggi ufficialmente il loro lettore abilitato all’NFC, che dialoga con carte abilitate e smartphone quindi.

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Il mobile Pos NFC di Payleven

Il dispositivo sarà disponibile nella seconda metà del 2014. “L’NFC ha sicuramente le potenzialità per diventare uno standard per i pagamenti contactless. L’ostacolo più grande per le piccole medie imprese è stato il prezzo proibitivo per ora. Noi puntiamo su questo e andiamo sotto i 100 euro”, dichiara il Ceo di Payleven Italia Alberto Adorini a SmartMoney. L’altro vero ostacolo, su cui le startup non hanno però alcun potere, è la presa di posizione di Apple, che per ora non ha dotato gli iPhone di questo tipo di sensore e preferisce l’alternativa Beacon (scopri qui cos’è). Il resto del mondo tech va comunque avanti senza la Mela: entro il 2018 il 64% dei telefonini venduti avrà l’NFC (fonte: IHS Technology).

ihs-world-shipments-nfc-handsets I dati IHS sulla progressione dell’NFC 

Ne sono consapevoli anche i ragazzi di Jusp, che proprio settimana prossima cominceranno a commercializzare il loro Pos. A SmartMoney anticipano che al lettore da 39 euro affiancheranno un modello più accessoriato con, appunto, l’abilitazione per i pagamenti NFC. Sul prezzo per ora non si sbilanciano, ma ci fanno vedere in anteprima l’immagine dell’oggetto.

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Il mobile Pos NFC di Jusp (anteprima SmartMoney)

Tra qualche mese, quindi, il gestore di una bancarella, il medico di famiglia o il ragazzo che porta la pizza potranno con uno di questi Pos accontentare i clienti con carte di credito e bancomat, quelli dotati di una carta contactless e anche chi sta già sperimentando i pagamenti con lo smartphone. E, certo, anche le vecchie e care monete e banconote.