Progettati dall’azienda Airweave, sostengono pesi fino a 200 chili e finiranno in prodotti cartacei e plastici. Ma occhio ai party post-gara
Letti di cartone. Pronti a essere riciclati dopo i giochi olimpici. Questo il comodo giaciglio che attende gli atleti che gareggeranno alle Olimpiadi di Tokyo in partenza il prossimo 24 luglio. Fino al 9 agosto i partecipanti dormiranno su letti realizzati con reti in cartone riciclabile e materassi in polietilene che verranno riutilizzati per realizzare rispettivamente prodotti cartacei e in plastica dopo le Olimpiadi.
Massimo riposo e grande resistenza
Secondo quanto riportato dall’Associated Press, che ha seguito l’evento in cui sono stati presentati i singolari letti allestendo un prototipo di appartamento, gli organizzatori assicurano il massimo riposo per le stanche membra degli sportivi. Il tipo di cartone è infatti particolarmente resistente e sarà più che sufficiente a sostenerne il peso: “Sono più forti dei letti in legno” ha spiegato Takashi Kitajima, general manager del Villaggio olimpico. A proposito di Villaggio olimpico: il complesso sarà completato il prossimo giugno, un paio di mesi prima dell’inizio. Comprende 21 torri con appartamenti e ospiterà 18mila di questi particolari letti.
Occhio ai party post-gara
Ma se gli atleti ci festeggeranno una medaglia, magari con uno scatenato party in camera? Dovranno in effetti fare attenzione a non sfondarli: “Anche il legno, come il cartone, si rompe” ha sibilato Kitajima immaginando qualche piccolo e inevitabile incidente nelle festicciole dei partecipanti, in gran parte giovanissimi. Fra l’altro, al termine dei giochi le unità abitative saranno vendute con prezzi a partire da 50 milioni di yen, circa 400mila euro.
I letti, lunghi 2,10 metri, sono realizzati dall’azienda giapponese di materassi Airweave e sono in grado di sostenere fino a 200 chili. Faticherà un po’ qualche saltatore in alto, per il resto dovrebbero andare bene per tutti.
Gli altri provvedimenti green
Non solo ambiente, riduzione della Co2 e mobili. Le Olimpiadi di Tokyo sono costellate di soluzioni che sottolineano l’attenzione all’ecosistema e alla riduzione di sprechi e risorse. Basti pensare alle medaglie, di cui avevamo parlato, realizzate a partire dai metalli recuperati da milioni di smartphone e tablet riciclati. Oppure alla torcia olimpica, firmata da Tokujin Yoshioka e prodotta con rifiuti di alluminio. Anche i podi per le premiazioni sono frutto di un attento lavoro di riciclo, in particolare a partire dalla plastica dei rifiuti domestici e marini. Il fabbisogno energetico di molte strutture è infine assicurato da fonti rinnovabili.