Nel 2022 in Italia il comparto ha fatturato 13 miliardi di euro con un export di oltre 6 miliardi
Space it Up è il programma di accelerazione d’impresa creato da ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in collaborazione con la Space Foundation per accelerare startup e PMI italiane impegnate nel settore della space economy. Il percorso è iniziato a fine agosto da remoto per poi spostarsi in presenza a Houston, negli Stati Uniti, uno dei luoghi simbolo del comparto data la presenza della NASA. La prima edizione culminerà con il Demo Day del 27 settembre, in cui le aziende presenteranno le loro soluzioni innovative ai principali stakeholder USA. Un’opportunità per ampliare il portfolio ed espandersi in uno dei mercati di riferimento della space economy.
«Con un fatturato 2022 di 13 miliardi di euro e un export di 6,5 miliardi in crescita del 17,7% rispetto al 2021, il comparto aerospaziale italiano rappresenta oggi un settore in rapida crescita. La new space economy è un driver di crescita strategica per il Paese che può vantare l’esser presenti con, principalmente, cinque poli produttivi regionali, su tutta la filiera» ha dichiarato il Presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas. Di seguito pubblichiamo l’elenco delle aziende innovative che partecipano alla prima edizione di Space it Up.
- Arca Dynamics (Roma): offre servici di monitoraggio del traffico aerospaziale e di osservazione della Terra usando nanosatelliti proprietari. Ha brevettato un sistema di monitoraggio in orbita di rifiuti spaziali, anche di ridotte dimensioni. L’obiettivo per il 2024 è quello di avere una costellazione di 4 satelliti operativa.
- Delta Space Leonis (Roma): fornisce servizi spaziali a basso costo usando picosatelliti (pesano meno di un chilogrammo ). L’azienda sta progettando una propria costellazione che offrirà servizi di monitoraggio in settori come l’agricoltura, la produzione energetica, i trasporti, la protezione ambientale.
- Involve Space (Como): sviluppa Stratostats, una piattaforma pseudo-satellitare composta da una sonda elevata da un pallone stratosferico a elio (a zero emissioni) capace di raggiungere e mantenere 30-40 km di altezza. La sonda – che viene recuperata al rientro a terra – può trasportare materiali o essere utilizzata per rilevazioni. L’azienda ha sviluppato anche un software AI, Neurostar, in grado di coordinare autonomamente le traiettorie di una o più sonde (ma anche droni e satelliti) in base alla direzione dei venti. L’azienda attualmente sta lavorando per raccogliere capitali per 300mila euro.
- Nabu (Torino): integra all’interno di un’unica piattaforma dati e informazioni che ottimizzano i processi di irrigazione in agricoltura. Da gennaio 2023 fa parte del programma di incubazione ESA-BIC (European Space Agency), realizzato in cooperazione finanziaria con ASI.
- Novac (Modena): sviluppa supercondensatori che possono integrare le batterie nei veicoli elettrici per consentire rilasci immediati di energia. La soluzione è modellabile e adattabile alle forme dei veicoli, ed è utilizzabile anche in condizioni ambientali estreme come quelle spaziali. La startup ha raccolto investimenti per 400mila euro nel 2022. Per il 2024 è previsto un nuovo round di investimenti da 4 milioni, e per la fine dell’anno l’avvio della produzione industriale.
- T4i (Padova): è uno spin-off dell’Università di Padova che sviluppa sistemi di propulsione elettrica, sistemi a gas freddo e sistemi di propulsione chimica per microsatelliti, razzi ibridi per microlanciatori, piccoli stadi superiori e razzi sonda. Le sue tecnologie proprietarie rendono possibile lo sviluppo di soluzioni semplici, versatili, personalizzabili ed economiche. L’azienda punta ad avviare partnership negli USA nel 2024, e all’apertura di una succursale oltreoceano nel 2025.