Stefano Denicolai, direttore dell’Institute for Transformative Innovation Research nell’ateneo lombardo, ci ha presentato le sfide per raccontare le imprese in continuo cambiamento
«Il focus dell’osservatorio è l’innovazione trasformativa. Ci siamo posti una domanda: le grandi trasformazioni del nostro tempo sono differenti rispetto a quelle del passato? Perché se è vero che le aziende da sempre cambiano e si innovano, in questo periodo tutto sembra trasformazione. Termine un po’ abusato, mi permetto. C’è qualcosa di diverso rispetto al passato?». Stefano Denicolai è il presidente di ITIR (Institute for Transformative Innovation Research) dell’Università di Pavia e nei giorni scorsi ha presentato il Mindhub “Transformative Innovation”, osservatorio di nuova generazione sull’innovazione trasformativa. Con sette dipartimenti coinvolti, l’ITIR è un polo dedicato allo studio e al coinvolgimento delle imprese in evoluzione. Tra i partner dell’osservatorio c’è anche StartupItalia, da sempre attenta a raccontare non soltanto le giovani imprese, ma anche PMI e corporate. In questo articolo di lancio del progetto ITIR trovate tutte le informazioni sugli obiettivi che inquadrano un’iniziativa non soltanto accademica.
Mindhub: tre direttrici
Quando si parla di innovazione trasformativa, il Mindhub di ITIR intende un processo di cambiamento epocale che combina quelle che Denicolai ha presentato come le tre grandi direttrici del nostro tempo: rivoluzione nei modelli di business, trasformazione digitale e ripensamento del corporate purpose.
A fine ottobre sono partiti i lavori del Mindhub con un evento all’Università di Pavia, a cui ha preso parte un gruppo selezionato di top manager. Presenti Corrado Passera, Ceo di illimity, e Ernesto Ciorra, già Direttore della Funzione Innovability del Gruppo Enel. «In qualità di osservatorio ci occuperemo di esaminare e raccontare le best practice di aziende in trasformazione – ha detto Denicolai -. Offriremo occasioni di networking con un evento annuale e pubblicheremo report periodici». Denicolai ha poi aggiunto un elemento distintivo dell’iniziativa: «Abbiamo scelto di proporre gruppi di lavoro ristretti», circostanza che favorirà un maggiore coinvolgimento da parte di tutti i rappresentanti di impresa coinvolti.
Il cambiamento è vitale
«Forse nella storia mai come oggi le sfide da affrontare si sono sommate tra loro, moltiplicando la complessità della realtà da gestire e indirizzare e rendendo evidente la necessità di nuovi approcci, sempre più sistematici, al cambiamento», ha dichiarato il Ceo di illimity Passera all’evento di lancio. Quel cambiamento deve conciliarsi con una visione matura della sostenibilità. «Ogni 15 anni il 99% delle nostre cellule cambia affinché possiamo sopravvivere, restituendoci un’immagine del cambiamento come condizione naturale, essenza stessa del vivere – ha argomentato Ciorra -. Abbracciarlo con coraggio e determinazione ci permette di guardare con occhi nuovi la nostra realtà e diventare agenti di un cambiamento che non può che essere sostenibile e, in questo, vitale».
«L’altro tema importante – ha aggiunto Denicolai – è che Minhub vanta un team di ricerca che periodicamente si riunirà». Di fronte a pubblicazioni continue riguardanti il management, il lavoro, l’open innovation e le trasformazioni in atto, tutte le imprese aderenti all’osservatorio potranno discutere degli studi più rilevanti, proponendo un approfondimento al team di ricerca perché se ne discuta. Spunti di riflessioni magari presi da ecosistemi esteri da calare nel contesto italiano, per capire se modelli e best practice possono essere o meno replicati. «Ora a sta a noi coinvolgere le imprese in un viaggio di ricerca e scoperta che si mostri in grado di creare valore per gli aderenti e per l’intero sistema Italia».