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Da un lato le organizzazioni no profit che hanno bisogno di competenze ed operatività per stare al passo con l’evoluzione del web, dall’altro i professionisti desiderosi di rendersi utili, donando gratuitamente il loro tempo e mettendo a disposizione le loro capacità. Da questo incontro nasce Skillando Digital Volunteering, la community di volontari digitali – marketers, developers, content creators e designer – che opera in Italia e nei paesi emergenti per combattere il digital divide e sostenere attività di impatto sociale che ancora non hanno sfruttato appieno il potenziale degli strumenti digitali. “Ci piace definirla il Tinder del volontariato”, spiega Filippo Scorza, che l’ha fondata nel 2017 insieme a Paolo Marazzi.

 

Volontariato digitale, il primo Skillando Italian Tour in 6 regioni d’Italia

 

Entrambi sono reduci dal primo Skillando Italian Tour, un viaggio di sei settimane in bicicletta e treno per altrettante tappe in tutta Italia, con partenza da Milano e arrivo a Santa Margherita di Belice, in provincia di Agrigento. L’obiettivo? Aiutare il Terzo Settore nella trasformazione verso il digitale. Più di 1.600 km percorsi e un totale di oltre 800 ore di volontariato professionale erogate. “Durante la settimana lavoravamo, nel weekend pedalavamo per spostarci di regione in regione – spiega Scorza -. Ad ogni sosta c’era un team pronto a intervenire: complessivamente sono stati 40 i professionisti e 15 i docenti coinvolti”. Il progetto è iniziato a gennaio 2021 quando, durante la call di candidatura per le organizzazioni, sono state selezionate 6 realtà non profit da supportare tra le oltre 60 domande di partecipazione arrivate da tutta Italia. I due fondatori hanno messo in campo le loro realtà aziendali – FilippoScorza.com e Frogmatica – per promuovere il progetto, insieme ad un altro partner promotore, iRaiser, realtà che opera nell’ambito del digital fundraising per il Terzo Settore.

 

Volontariato digitale in diversi settori: salute, cultura, educazione e…

Skillando

Le sei onp protagoniste dello Skillando Italian Tour sono state selezionate in modo da coprire i diversi ambiti del volontariato, a partire dalla salute, con il sostegno fornito a Milano alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT Milano Monza Brianza APS e a Cesena all’Associazione Diabete Romagna. A Pieve Santo Stefano (Arezzo) il supporto nella digitalizzazione è stato dato al Piccolo Museo del Diario, che raccoglie gli scritti di cittadini comuni che hanno raccontato la storia d’Italia da un punto di vista inedito e personale. A Roma Skillando ha sostenuto SeedScience nella formazione degli insegnanti delle materie scientifiche nei paesi in via di sviluppo. Attenzione al tema della gender equality è stata data con l’affiancamento a Rain Arcigay Caserta ODV. Il tour si è concluso a Santa Margherita di Belice (Agrigento), dove l’A.S.D. Leoni Sicani Onlus ha la missione di rendere lo sport accessibile anche a persone con disabilità.

 

“Abbiamo erogato formazione sul digitale, favorendo la trasformazione e l’innovazione attraverso l’adozione di nuove tecnologie”, spiega Scorza. In pratica, numerose le attività svolte a seconda delle esigenze: sviluppare un sito web, impostare una campagna di marketing online, lavorare alla creazione di un piano editoriale, analizzare il pubblico dei canali social, avviare o potenziare le attività di fundraising attraverso la Rete.

 

Da Nairobi l’idea di Skillando per superare il digital divide

 

Grazie alla collaborazione con Italianfilm, durante il tour sono state effettuate delle riprese che ora diventeranno un documentario per diffondere l’ambiziosa vision di Skillando: creare una democrazia digitale, abbattendo il digital divide grazie al potenziale e al talento delle nuove generazioni. “Il progetto è nato durante il mio periodo sabbatico in Africa: dopo 4 anni di intenso lavoro, sono partito per Nairobi, dove ho trovato una realtà molto ricca di startup”, racconta Filippo Scorza. “Grazie a un programma di social innovation dell’Amani Institute mi sono ritrovato a insegnare coding e costruire siti web con i ragazzi dello slum (la baraccopoli, ndr)”.

 

Una volta tornato in Italia, Filippo Scorza dà il via a Skillando insieme ad altri professionisti: oltre a Paolo Marazzi, Luca Barboni, Roberto Verde e Francesco Cianfarani. Finora hanno aiutato una sessantina di realtà del Terzo Settore e 300 sono i professionisti che hanno scelto di fare volontariato digitale: “In genere sono giovani che hanno già raggiunto una certa seniority lavorativa e che, a un certo punto della loro carriera, sentono di voler fare qualcosa per gli altri. E’ un’esperienza molto coinvolgente ed è anche un’occasione per costruire nuove sinergie professionali, ma anche nuove amicizie”.

 

Il futuro di Skillando? Volontariato digitale sul modello Tedx

Skillando

Se Skillando ha avuto fin dalla nascita uno sguardo internazionale, “con la pandemia ci siamo resi conto di quanto bisogno ci sia anche in Italia, a partire dalle tante scuole che ci hanno chiesto un supporto per la didattica online, oltre alle numerose onp le cui attività sono state compromesse dall’arrivo del Covid-19”. Il sogno, comunque, appena si potrà tornare a viaggiare, è quello di un tour mondiale: “Avremmo già dovuto farlo in passato, ma abbiamo dovuto rimandare il progetto, vista la situazione degli ultimi due anni. L’idea è quella di visitare 9 Paesi del mondo per aiutare altrettante realtà a impatto sociale, concentrandoci soprattutto su Estremo Oriente e Sudamerica”. Non solo, Skillando vorrebbe continuare a espandersi sul modello Tedx: “Punto a una sorta di Skillandox, ovvero missioni di volontariato indipendenti, di cui ognuno può essere owner, costruite però in team con noi”. Un modo per unire tutti coloro per cui il digitale è un lavoro, ma anche uno strumento per contribuire a migliorare il mondo.