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Quella di Eppela e Poste Italiane, lo scrivevamo la scorsa settimana, è un’iniziativa potenzialmente molto interessante per il crowdfunding italiano. I progetti selezionati hanno la possibilità di ricevere il 50% di quanto richiesto da Poste, attivo in questo frangente con il marchio Postepay. La prima fase del programma è già entrata nel vivo con le prime 6 campagne.

AppSemplice è un progetto con cui la startup Pizero Design guarda alle piccole medie imprese. E con cui, fra l’altro, ha partecipato all’ultimo Mobile World Congress di Barcellona. Si tratta di una piattaforma per creare autonomamente applicazioni mobili. La richiesta è di 10mila euro e ai donatori vengono offerte una menzione sul portale, gadget in edizione limitata o consulenza gratuita.

Flickering è un dispositivo di design realizzato con Arduino che si accende nel momento in cui viene toccato. In questo caso il crowdfunding viene sfruttato per provare a incoraggiare la vendita. Ai sostenitori viene proposto l’acquisto dell’oggetto, nella versione classica o personalizzata il laser, a un prezzo speciale. La richiesta complessiva è di 5mila euro.

Bambinidiroma.com è un blog dedicato alle attività per i più piccoli nella capitale. L’autrice chiede 7mila per far fare il salto di qualità alla piattaforma dal punto di vista tecnico, grafico e redazionale. E punta in particolare sui 9mila genitori che già leggono il blog ogni mese. Sul piatto per chi contribuisce sconti e biglietti gratuiti per le iniziative di cui parla.

Anche Around Family si rivolge ai genitori con una piattaforma di servizi per individuare luoghi e itinerari adatti a persone con bambini al seguito: alberghi, agriturismi, ristoranti, musei e via dicendo. Con i 3mila euro richiesti si vuole realizzare un form di ricerca per migliorare ulteriormente l’individuazione delle strutture.

Assowifi dell’associazione Green Geek si propone invece di mappare e sostenere le connessioni wi-fi pubbliche in Italia. I 4.500 euro serviranno per migliorare le applicazioni di segnalazione degli hotspot e tenerle aggiornate.

Si torna ai bambini con Grimm, un’applicazione che si propone di seguire il piccolo lettore durante la crescita e l’apprendimento adattando i contenuti alle sue necessità. La richiesta è di 6mila euro per completare il prodotto e lanciarlo.