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Dopo circa una settimana dal lancio del Vodafone Wallet (ne abbiamo parlato qui), arriva Telecom Italia ad annunciare il suo servizio di pagamenti tramite lo smartphone sfruttando la tecnologia Nfc. Il servizio è stato lanciato in collaborazione con le principali banche e CartaSi e contiene anche la prima versione della Tim SmartPay,. la carta prepagata Tim sviluppata in collaborazione con Visa Europe ed Intesa Sanpaolo.

 

Finalmente sembra esserci stato da parte almeno degli operatori e delle banche, l’ impulso al pagamento di beni e servizi utilizzando i più diffusi smartphone sul mercato. L’iniziativa ha l’obiettivo di rendere disponibile, entro l’estate, il nuovo Tim Wallet, il portafoglio virtuale realizzato razie agli accordi con Intesa Sanpaolo, Banca Mediolanum, BNL Gruppo BNP Paribas, UBI Banca e CartaSi, Telecom Italia lancerà i servizi di mobile proximity payments, che consentiranno progressivamente agli oltre 31 milioni di clienti Ttim di utilizzare il proprio smartphone per effettuare transazioni contactless presso terminali Pos abilitati in Italia.

Telecom Italia ha sviluppato una specifica piattaforma tecnologica per garantire la sicurezza dei servizi di pagamento in mobilità, che prevede la virtualizzazione delle carte di pagamento sulla Sim e il loro utilizzo tramite il Tim Wallet e le specifiche applicazioni di pagamento delle banche e di CartaSi. Questa soluzione è stata costruita sulla base delle sperimentazioni avviate nel 2012 nell’area di Milano e si è progressivamente avvalsa della collaborazione con diversi player anche a livello internazionale, come GSMA per la diffusione di servizi aperti e interoperabili, Visa Europe e Intesa Sanpaolo per le prime realizzazioni commerciali e per la creazione dell’offerta prepagata. I recenti accordi con le altre banche e CartaSi consentiranno di arricchire il Tim Wallet con nuove carte di pagamento e altri servizi, permettendo così la diffusione di servizi di mobile payment innovativi che semplificheranno le transazioni di tutti i giorni e la riduzione dell’utilizzo dei contanti. Per effettuare il pagamento delle piccole spese quotidiane, quali l’acquisto di biglietti di bus e metropolitana, il caffè al bar oppure giornali, libri e riviste, sarà sufficiente avvicinare il proprio smartphone al terminale Pos abilitato. Le spese superiori a 25 euro saranno effettuate, sempre in modalità contactless, digitando un codice direttamente sul telefonino o sul Pos. Telecom Italia sta lavorando anche con aziende di settori chiave come trasporti e retail, società di controllo accessi e buoni pasto, per sfruttare tutte le potenzialità della tecnologia Nfc Sim-based nei diversi ambiti di applicazione e nell’ottica di sostituire nel Tim Wallet tutti i supporti fisici cui siamo abituati. “I servizi di mobile proximity payments consentiranno di usare lo smartphone per effettuare pagamenti, semplificando così alcuni aspetti della vita quotidiana”, dichiara Cesare Sironi, Responsabile Innovation di Telecom Italia.

La scelta della tecnologia Nfc è alla base dell’ecosistema tra banche ed operatori mobili che cercano di non essere scavalcati dalle nuove soluzioni di tecnologiche, come Hce (qui abbiamo spiegato di cosa si tratta), che se implementate permetterebbe di bypassarli. Un rischio che Vodafone, Tim e presto di certo anche gli altri operatori non possono permettersi di correre date le stime del mercato che indicano che nel 2016 un utente mobile su due disporrà di un telefonino Nfc, i Pos abilitati a questa tecnologia saranno tra i 400mila e i 600mila, e che il 10% degli utenti utilizzerà i servizi di mobile proximity payments.