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Incentivare lo scambio di materiali di consumo e ausili in buono stato, che sono in esubero o non più necessari. Nasce con questo obiettivo il Magazzino Solidale dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Si tratta di un’opportunità per rimettere in circolo oggetti e strumenti che possono continuare a rappresentare una risorsa per chi ne ha bisogno, oltre a delineare un gesto di “solidarietà sostenibile”. Se da una parte, infatti, si compie un’azione concreta di aiuto, dall’altra si evitano sprechi e si contribuisce ad abbattere l’impatto ambientale della produzione di nuovi prodotti.


AISLA , dal 1983 vicino ai malati di SLA

AISLA Onlus nasce nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto di riferimento a livello nazionale per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di Sla, favorendo l’informazione sulla malattia e stimolando le strutture competenti a una presa in carico adeguata e qualificata dei malati. “L’Associazione – spiega la Presidente Fulvia Massimelli a Startupitalia – è una presenza costante nel panorama sociale italiano, per i malati di SLA, per le loro famiglie e per la rete che si crea attorno a questa tematica. Una grande famiglia che sa abbracciare e supportare nel viaggio della vita. Come donna e come Presidente, ho il sogno di ogni buon commercialista: mi piacerebbe chiudere l’associazione per raggiungimento dell’obiettivo, cioè la scoperta di una cura definitiva per la Sla. Nel frattempo perseguo con tenacia e passione l’impegno di Aisla da sempre: quello di prendersi cura dei malati e delle loro famiglie”.

Responsabilità sociale e mutuo aiuto per il bene di tutta la collettività

Il Magazzino Solidale è stato pensato come un progetto comunitario per far dialogare le persone e aiutarle a mettere in rete le loro risorse. “Si fonda sul valore della responsabilità sociale condivisa. Unidea ambiziosa di volontariato e di servizio, volta ad incentivare e organizzare il mutuo scambio di materiali di consumo e ausili di proprietà, che le famiglie non sanno come indirizzare quando ne hanno in esubero o quando non sono più necessari. Se lobiettivo finale resta sempre quello di realizzare iniziative a favore della SLA, vogliamo farlo senza perdere mai di vista il benessere generale della collettività e, quindi, partecipando attivamente, prima di tutto come cittadini”, sottolinea Massimelli, ricordando come questo progetto sia nato da una intuizione di Giancarlo Laudenzi, per anni volontario attivo dellassociazione Aldo Perini e di AISLA, scomparso prematuramente due anni fa. Laudenzi si è sempre distinto per linstancabile operato, segnato costantemente dalla sua capacità di dimostrare, con i fatti, che le difficoltà possono essere superate.

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Solidarietà sostenibile: evitare sprechi e ridurre inutili consumi

“Questa iniziativa non richiama solamente la necessità di azioni solidali concrete e tangibili, ma rappresenta la possibilità di evitare sprechi e di ridurre inutili consumi, oltre a educare ad una cultura del riciclo virtuoso di oggetti che possono ancora essere funzionali al loro uso”, spiega la presidente di AISLA. Si pensi a quanto ciascuno di noi, probabilmente, abbia sperimentato, seppur per un breve periodo, la dimensione della disabilità a causa di un incidente, o più semplicemente una riabilitazione post operatoria. In quel momento sono entrati nelle nostre case supporti come stampelle, carrozzine e deambulatori, di cui poi si fa fatica a liberarsi. E così spesso sono lasciati in un angolo delle nostre cantine. “Ora possiamo farne nuovo uso e aiutare altre persone che hanno bisogno. La sostenibilità è il principio di base, nel quale il valore della solidarietà diventa lespressione di nuovi modelli di cooperazione. Una filosofia generativa che si fonda sul prendere coscienza delle risorse che ognuno di noi ha e sul farne sempre un buon uso, rimettendole in circolo ed evitare sprechi”.

Generosità come bisogno di mettere a disposizione e non di ricevere

L’idea del Magazzino Solidale, lanciato come progetto pilota due anni fa, ha riscosso subito grande interesse. In concreto ciascun donatore può pubblicare i propri annunci (per un massimo di cinque contemporaneamente) in una sezione specifica del sito di Aisla: possono essere inseriti strumenti che facilitano la presa, oppure strumenti per il tempo libero, ad esempio carrozzine adattate per lo sport, o ancora strumenti per la riabilitazione passiva. Molto importanti anche gli ausili per la cura e l’igiene personale e per la deambulazione. Il servizio, gestito dalla sede nazionale di AISLA, è nutrito dai volontari delle 64 rappresentanze locali e da tutti i cittadini che hanno la necessità di ricollocare propri materiali in disuso. L’associazione si mette inoltre a disposizione per coprire le spese di spedizione. “Quanto si è generato dal nostro appello ci ha sorpresi – conclude Massimelli -. Abbiamo ricevuto offerte di materiale da aziende, medici, infermieri, personale della pubblica amministrazione, altre associazioni. Questo è l’elemento che desidero sottolineare: è qui che il “guadagno” è per tutti, perché si chiama generosità. Non è tanto il bisogno di ricevere, quanto quello di mettere a disposizione”.