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Un’esperta di linguaggi inclusivi che sostiene le aziende nel diventare più eque. Una psicologa visionaria che lavora per costruire un web completamente accessibile, perché anche Internet ha le sue buche e le sue barriere virtuali. E due ricercatrici che, attraverso la pianificazione urbana, puntano a progettare città che rappresentino finalmente lo sguardo di tutti e tutte. 

Saranno loro le protagoniste del workshop Una mappa per progettare nuovi linguaggi dell’inclusione: organizzato da Unstoppable Women in collaborazione con Mediobanca per la tappa finale dello Startupitalia Open Summit, il 12-13 dicembre all’Università Bocconi di Milano. 

L’obiettivo del workshop è fare il punto sui linguaggi, gli spazi, gli strumenti che puntano a superare i limiti per creare realtà finalmente aperte, accoglienti, rappresentative dei bisogni e dei punti di vista di tutti. 

Gli effetti della comunicazione

Alexa Pantanella, Founder di Diversity&Inclusion Speaking e autrice del saggio Ben detto, parlerà degli effetti negativi che una comunicazione poco consapevole può produrre. 

«E se con le nostre parole, domande, complimenti, battute facessimo sentire le persone intorno a noi meno ascoltate, rispettate, incluse di quanto immaginiamo?», scrive nel saggio. 

Ma le parole, se spese nel modo giusto, hanno il potere di cambiare ogni paradigma e costruire un mondo aperto e paritario. «Le parole rappresentano anche una bellissima opportunità, nonché una responsabilità: quella di iniziare a fare più caso a come le utilizziamo, imparando a sceglierle con maggiore consapevolezza. Essendo il linguaggio fortemente connesso al nostro modo di pensare e al contesto che creiamo intorno a noi, modificando il nostro linguaggio abbiamo la grande opportunità di portare avanti un cambiamento, subito», commenta ancora l’autrice che, attraverso Diversity&Inclusion Speaking, promuove il ruolo del linguaggio come strumento di inclusione grazie a programmi di formazione e progetti di ricerca.      

Un web accessibile a tutti

Dajana Gioffrè, Chief Visionary Officer di Accessiway, racconterà, invece, la sfida lanciata dalla startup, che ha messo a punto un programma di intelligenza artificiale per eliminare dai siti web le tantissime barriere che rendono la navigazione complessa per le persone con disabilità ma non solo. Perché i siti non sono affatto quel miracolo di accessibilità che appaiono: negli ultimi vent’anni il 98% dei siti è stato costruito in modo non accessibile, perché il tema dell’accessibilità non è mai stato affrontato in maniera seria e sistematica, commenta il Founder Edoardo Arnello. 

Riprogettare le città

Spiegheranno, invece, come l’urbanistica che sposa lo sguardo di genere può rivoluzionare la città le due ricercatrici Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, autrici di un saggio speciale – Milano Atlante di genere. Il saggio mette in luce i tanti limiti che le donne incontrano nei contesti urbani, tendenzialmente fino a oggi progettati sui bisogni degli uomini e sulle esigenze del lavoro. Secondo le autrici, se la pianificazione delle città mettesse al centro le attività di cura, associate da sempre al femminile, le città sarebbero molto diverse, e migliori, di come sono ora. Hanno detto a StartupItalia: «Noi non intendiamo certamente costruire una città delle donne che aiuti le donne a svolgere le proprie mansioni, ma provare a capire cosa generi nelle città questo diverso tipo di uso improntato alla cura e metterlo al centro della pianificazione, indipendentemente da chi della cura si faccia carico, sapendo che quando una città riesce ad alleggerire il peso che la cura genera in chi la pratica, finisce per beneficiarne tutta la società: se ci sono asili che funzionano e aree gioco che funzionano, se ci sono servizi igienici pubblici e ascensori nelle metropolitane l’intera comunità ne ha giovamento. Insomma, la città delle donne, se anche esistesse, sarebbe la città di tutte e di tutti e aspirerebbe a una rottura dei ruoli precostituiti».

Come partecipare

L’appuntamento con il workshop è il 13 dicembre alle 15, vi aspettiamo!

La partecipazione è gratuita ma i posti sono limitati: qui il link per registrarsi.