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Una è nata in Italia, l’altra in Finlandia, ma ha un italiano fra i fondatori. E stanno letteralmente sbancando Indiegogo. La piattaforma di crowdfunding di successo per eccellenza è Kickstarter, con campagne come quella di Pebble o Oculus entrate nella storia, e nel caso di Oculus nel quartier generale di Facebook (qui i dieci progetti più redditizi). In questi giorni, però, è la connazionale a far parlare di sé e di due progetti capaci di superare in poche ore la cifra richiesta: Embrace di Empatica e Jolla Tablet di Jolla. È la seconda ad aver già sfondato il muro del milione, ma la prima solletica (un po’ di più) un po’ di sano patriottismo.

Si tratta di una startup, Empatica appunto, nata in seno al Politecnico di Milano e attiva nel campo dell’analisi dei segnali fisiologici. Con sede a San Francisco vanta collaborazioni del calibro della Medical School di Harvard e dei laboratori del Mit di Boston. Su Indiegogo ha proposto un dispositivo indossabile e l’applicazione, Embrace, in grado di segnalare a chi soffre di epilessia il rischio di un attacco imminente e di comunicare il pericolo al braccialetto di un parente o di un amico. Sviluppato in collaborazione con la Epilepsy Foundation, costa 199 dollari ed è andato in poche ore oltre i 100mila dollari richiesti. L’obiettivo è stato alzato alto di altri 100mila e la quota raggiunta, con ancora un mese di campagna, è di 142mila dollari.

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Originatosi dalle ceneri di Nokia, Jolla ha invece deciso di sfruttare la visibilità concessa dal crowdfunding per lanciare il suo primo tablet. La tavoletta è basata, come gli smartphone già disponibili anche in Italia, sul sistema operativo Sailfish Os, una delle poche soluzioni che – come sottolinea sempre nelle sue interviste il co-fondatore italiano della  società Stefano Mosconi – prova a contrapporsi al dominio di Android e iOs (e Windows Phone). Il fiore all’occhiello è il prezzo: solo 249 dollari (ovviamente, come per Empatica, le offerte per sostenere la causa possono essere inferiori). A differenza del caso precedente, il tricolore scorre solo nelle vene di Mosconi, che vive in Finlandia da anni. E la cifra è decisamente più importante: il muro del milione è stato abbattuto in 24 ore. Adesso siamo a quota 1,2 milioni e ci sono ancora 16 giorni a disposizione. Comunque vada a finire sono già due storie da tenere in archivio, con un pezzo d’Italia che può ritenersi orgoglioso.

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