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Quando si parla di utilizzo del digitale accade raramente che l’Italia guardi il Regno Unito dall’alto in basso. Quasi mai, a dire il vero. Nel caso del mobile banking sì. I dati sono quelli di Bain sul rapporto fra correntisti e banche nel 2014. Una corposa ricerca che ha chiamato in causa 83mila consumatori di 22 paesi con il supporto di Research Now.

È venuto fuori che in 18 delle 22 zone prese in considerazione i correntisti svolgono più del 50% delle operazioni in digitale. Il mobile è il canale più utilizzato in 13 paesi e, a livello globale, veicola il 30% delle operazioni. L’utilizzo delle applicazioni bancarie è cresciuto del 19% rispetto all’anno precedente, mentre la partecipazione online da computer è scivolata di tre punti percentuali. E ancora, non bisogna sottovalutare come più della metà delle persone intervistate utilizzi contemporaneamente sia i canali fisici sia quelli digitali.

I dati che ci fanno drizzare le antenne sono, come detto, quelli relativi al mobile banking. Interrogato sull’utilizzo di un’applicazione per gestire il proprio conto bancario negli ultimi tre mesi il 42% degli intervistati italiani ha risposto affermativamente. Poco, pochissimo, meno del 43% degli Stati Uniti e un punto percentuale in più del 41% del Regno Unito. Francia e Germania sono molto più indietro con 30 e 21%. Sorprendentemente il 77% dell’Indonesia, seguito dal 73 della Cina e dal 64 della Thailandia.

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Il dato è ancor più interessante se raffrontato a quello delle operazioni eseguite online dal computer: ci piace il mobile, ma siamo fra i pochi paesi a non perdere l’abitudine da postazione fissa. Nel 2014 siamo rimasti stabili sul 73% dei correntisti che ha svolto le sue transazioni da pc. La Cina, che conduce con l’88%, si sta evidentemente spostando verso il mobile, mentre la seconda classificata Indonesia cresce anche da postazione fissa.

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Quando si parla di filiali fisiche, Cina e Indonesia si confermano comunque attaccate alle abitudini tradizionali, con l’82% degli intervistati che ci si è recato nell’ultimo trimestre, e anche nei nostri confini rimane un aspetto da non sottovalutare, 66% stabile rispetto al 2013.

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L’attaccamento agli sportelli fisici e lo sviluppo di online e mobile ci fa arrampicare al quinto posto della graduatoria dei paesi per utenza multicanale. Quanti, quindi, sfruttano contemporaneamente la Rete e i servizi tradizionali: un dato che le banche che stanno prendendo le misure con i nuovi servizi non devono sottovalutare.

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