È stata pubblicata un’immagine a 360° che permette l’esplorazione della Stazione Spaziale internazionale. Il materiale fotografico per realizzarla è stato catturato da Samantha Cristoforetti durante la sua ultima missione.
Se fossimo all’interno di un film, la Stazione Spaziale Internazionale riceverebbe la candidatura come miglior attrice non protagonista. Nonostante non sia il centro dell’attenzione, riservata quasi sempre agli astronauti in missione, è diventata un luogo magico, affascinante. Lontano ma anche vicino. E ora lo è anche di più, grazie ad una immagine a 360° gradi che permette di esplorarla e che è stata realizzata a partire dai materiali fotografici catturati da Samantha Cristoforetti.
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Caratteristiche e (breve) storia
Parliamo di un modulo, lanciato nello spazio il 7 febbraio del 2001, dedicato interamente alla ricerca scientifica. Tra i suoi compiti, ad esempio, c’è quello di sviluppare nuove tecnologie per l’esplorazione dell’universo o di realizzare esperimenti in ambienti particolari sfruttando la microgravità.
Non appartiene ad una sola nazione ma è il frutto della cooperazione di diverse agenzie spaziali mondiali.
La Stazione si muove in un’orbita compresa tra i 330 chilometri e i 435 chilometri di altitudine mantenendo una velocità media di circa 27mila chilometri orari, Non è mai stata “sfitta” dal 2 novembre del 2000 nonostante si siano alternati moltissimi inquilini: dai due ai sei per volta.
Secondo il programma per cui è stata costruita dovrebbe rimanere sopra le nostre teste fino al 2024.
Qualche numero curioso
Al suo interno ci sono più di 50.000 oggetti meccanici, 216 tubi per trasportare liquidi e gas e l’equivalente di 10 chilometri di cavi elettrici. È dotato di sei porte di attracco per collegare veicoli spaziali e altri moduli. Il costo totale è stato stimato dall’ESA in 100 miliardi di euro in 30 anni.
Credit: ESA – European Space Agency