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C’è un incubo per ognuno di noi. Si chiama tasso di interesse. Tre parole pericolose che ritrovi continuamente nella tua vita, quando vuoi un prestito o richiedi una carta di credito. Nick Clements, founder di MagnifyMoney, azienda che facilita il trasferimento di denaro, svela al Time 5 cose poco note sui tassi d’interesse. Eccole.

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1. Attento ai tassi, sono tanti!

Oggi una carta di credito contiene tassi di interesse che variano per diverse cose. Per esempio, hai tassi diversi per i tuoi acquisti, per il prelievo di contante da uno sportello automatico, e per il trasferimento di soldi da un conto a un altro: «Prima regola: non pensare che ci sia un solo tasso di interesse. Un consiglio? Scegli la carta di credito sulla base del tasso di interesse per le tue esigenze» spiega Clements.

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2. Cambiano e non te ne accorgi

I tassi sono variabili, ad eccezione del tasso di interesse iniziale che è prossimo allo 0%. Il tasso è infatti legato a quello base (tasso base o primary rate). Se quest’ultimo sale, aumentano anche gli interessi.

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3. Quanto sei affidabile?

APR è l’acronimo di Annual Percentage Rate è il tasso percentuale annuo, legato alla tua carta di credito. Più alta è la tua affidabilità creditizia, più basso è il rischio corso dalla società che emette la carta di credito, più basso l’interesse da pagare: «È utile dare un occhi al tuo punteggio prima di richiedere una carta di credito» consiglia Clements. Ti ricordiamo che l’affidabilità creditizia è un parametro che viene fuori da alcune valutazioni, per esempio, il tuo grado di indebitamento, la capacità economica, le entrate mensili e la puntualità nel rimborsare le date.

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4. La banca può aumentarlo senza un motivo

Un incremento del tasso base non è l’unico motivo di un aumento. Se ritardi un pagamento di 60 giorni o più, potresti, per esempio, subire una penalizzazione, un aumento del tasso. Ciò premesso la banca può anche decidere di aumentare il tasso in modo arbitrario: «Ma in questo caso hai la possibilità di dire no, disattivare la carta» spiega Clements.

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5. Ma tu puoi negoziarlo

Se non sei contento sul tuo tasso, pensi che sia troppo alto, non giustificato rispetto alla tua affidabilità creditizia, allora puoi chiamare la banca e chiederlo di ridurlo. Molti sottovalutano il potere della negoziazione: «Puoi crederci o meno ma ci sono casi in cui la negoziazione va a buon fine con la banca che decide di abbassare il tasso» conclude.