Il suo Ape Cesare coniuga la tradizione romana con un gusto itinerante che viaggia su mezzi dal sapore retrò. Il segreto di questo successo? Cibo di qualità e contatto diretto con i clienti
Ad aprire il dibattito è stato Flavio Briatore che in Bocconi, chiamato ad intervenire su l tema di cibo e innovazione aveva detto la sua: Startup? Non fatevi infinocchiare dalle tendenze, meglio aprirsi una pizzeria. A distanza di un anno siamo andati a parlare con quei ragazzi che lo hanno fatto davvero, anche se (in chiave innovativa s’intende) cavalcando quella che sembra davvero essere “The Ultimate Trend” in fatto di cibo: lo street food. Basti guardare i numeri. Il termine “street food” ha circa 2.500 menzioni sui social media ogni mese. Negli ultimi 12 mesi, poi, il termine “street food Asia” è cresciuto nelle ricerche del 120%. Non è un caso perché il Paese con più street fooders al mondo è la Thailandia con 20.000 venditori di street food solo a Bangkok che provvedono al 40% del fabbisogno cittadino. L’Italia non ha tardato a dire la sua e quest’anno è stata inserita nell’ultimo Report di TheFoodPeople tra i 10 Paesi più ricercati al mondo per la qualità dello street food anche in virtù del fatto che oramai il 75% degli Italiani lo sceglie con una predilezione del 45% nei confronti dei prodotti tipici. E così anche i giovani imprenditori italiani si sono decisi a diventare protagonisti di questa innovazione che riscopre la tradizione.
Alessandro Favola, ad esempio. Giovanissimo imprenditore del food&beverage. Il suo Ape Cesare, coniuga la tradizione romana con una delle novità più in voga di quest’ultimo periodo nel mondo dell’enogastronomia: quella del “gusto itinerante” che viaggia spesso su mezzi dal sapore decisamente retrò, le Apecar, dando una dimensione nuova allo street food.
Alessandro, come spiegarsi questa moda dello street food itinerante?
«Negli ultimi anni in Italia si sta sviluppando moltissimo lo street food itinerante e secondo me i motivi principali di questo successo sono: il cibo di qualità che viene offerto, il contatto molto più diretto che si crea con i clienti, la voglia da parte di noi trucker di far conoscere le tradizioni culinarie della propria regione e sicuramente anche la velocità del servizio, che spesso nelle pause pranzo è fondamentale.
Cos’ha Ape Cesare di speciale in questo panorama?
Ape Cesare è Roma. Ape Cesare è la prima Ape romana che fa conoscere i prodotti della nostra regione, il Lazio, a Milano. Siamo anche i primi, e per ora gli unici, ad aver portato i nostri amati Suppli, nelle tre varianti pomodoro&mozzarella, cacio&pepe e amatriciana, per le strade di Milano. Cerchiamo di essere sempre sorridenti e positivi e di trasmettere la nostra passione a tutti i clienti che vengono a trovarci.
Perché un giovane imprenditore come te dovrebbe dedicarsi ad un business come lo street food?
Credo sia fondamentale seguire seguito le proprie passioni, nel mio caso, appunto, quella della ristorazione. Quello del food&beverage è un settore in crescita che rappresenta uno dei punti di forza del vero Made In Italy e può diventare la nostra bandiera anche all’estero.
Siete sempre in giro per definizione, dove possiamo trovarvi ed assaggiare le vostre specialità?
Essendo itineranti giriamo per le strade di Milano tra uffici, università e vie di passaggio. Per trovarci basta visitare il nostro sito web www.apecesare.it andando nella sezione calendario oppure seguendo la nostra pagina Facebook (Ape Cesare) dove pubblichiamo il calendario settimanale.