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Fino al 1 novembre 2016, l’unica cosa che in Estonia non si poteva fare in modo completamente digitale era aprire un conto in banca: occorreva recarsi fisicamente almeno una volta in filiale per un riconoscimento facciale. La nuova regolamentazione estone sulle banche entrata in vigore con il mese di novembre, invece, permetterà di aprire conti online senza che i clienti mettano piede in filiale. Le nuove disposizioni sono valide sia per i cittadini estoni, sia per gli e-residents, ovvero gli stranieri che hanno richiesto e ricevuto la cittadinanza elettronica estone, possibilità che il piccolo paese baltico ha cominciato a offrire dalla fine del 2014.

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Come si apre un conto a distanza

L’identificazione del cliente avverrà tramite un video in diretta che permetterà di far combaciare l’immagine ai dati presenti sulla sua carta di identità digitale. L’ID di un cittadino estone è molto diversa dalla nostra carta d’identità. La carta d’identità digitale è stata introdotta in Estonia oltre 10 anni fa: oggi ce l’ha in tasca praticamente ogni cittadino. Ogni ID ha associato anche un codice personale.

Con questo numero, un cittadino estone può fare praticamente qualsiasi cosa, anche se non ha fisicamente la carta con sé.

L’ID estone funge anche da patente, tessera elettorale, tessera sanitaria, codice fiscale. Non solo: molti cittadini hanno la Mobile ID, cioè la carta d’identità con la SIM che si può collegare al conto bancario. Con la Mobile ID si possono fare tutti i tipi di pagamenti elettronici e, se inserita in un pc o in uno smartphone, si possono anche sottoscrivere documenti con la firma digitale.

La video-intervista

Il cliente che vorrà aprire un conto in banca, dunque, dopo aver fornito la sua ID, verrà intervistato attraverso una videochiamata, procedura che permetterà alla banca di accertare il livello di rischio della persona, quindi approfondire il suo background e l’origine delle sue entrate. L’intera procedura viene registrata e archiviata. Le banche conserveranno il diritto di concedere un conto solo successivamente all’identificazione della persona in filiale: starà a loro scegliere se o offrire o meno questo servizio ai loro clienti.

Conto in banca, anche per i residenti digitali

“Aprire un conto in banca sarà più semplice e più veloce per tutti, anche per gli e-residents – ha detto il ministro delle finanze estone Sven Sester – Vogliamo rendere le cose più convenienti ma anche mantenere la sicurezza necessaria al settore finanziario. Le soluzioni tecnologiche che permettono di identificare le persone a distanza ci sono ed è giusto usarle per permettere alle banche di aprire conti online”. La cosa da non sottovalutare è che anche gli e-residents potranno usufruire dell’identificazione a distanza. I cittadini stranieri hanno cominciato a richiedere la residenza digitale nella primavera del 2015. L’Italia è al sesto posto per numero di richieste della e-residency: sono 691 le persone che l’hanno ricevuta finora.

@carlottabalena