UberEats, la piattaforma per la consegna a domicilio dei pasti ormai presente in oltre 100 città del mondo, compie un anno in Italia il prossimo 26 ottobre. Ha scelto di festeggiare questo compleanno, che arriva alla fine di mesi molto complessi quando ancora lo scenario del core business di Uber, quello del trasporto delle persone, è ancora appeso a procedimenti amministrativi e assenze della politica, con una bella iniziativa. Collaborerà infatti a Milano, la città in cui è attiva, col Banco Alimentare della Loimbardia e con Qui Foundation, organizzazioni da sempre impegnate nel combattere lo spreco alimentare a favore di persone bisognose e in difficoltà.

Come funziona
Trenta ristoranti si sono messi a disposizione dell’applicazione per distribuire dal 23 al 29 ottobre, dunque siamo nel pieno dell’iniziativa, oltre cento pasti al giorno fra pranzo e cena per un totale di più di 700 pasti nell’arco di tutta la settimana. Da una parte Banco Alimentare gestirà, tramite il programma Siticibo dedicato al recupero delle eccedenze dalla ristorazione organizzata, i pranzi nella fascia dalle 12 alle 13. I piatti verranno ritirati direttamente dalla sede dei ristoranti partner del servizio che hanno scelto di aderire al progetto e verranno consegnati alle strutture partner del Banco Alimentare sul territorio.

Qui Foundation, invece, si occuperà dei pasti serali, dalle 20 alle 23: in quelle ore i corrieri di UberEats effettueranno le consegne ai City Angels della Stazione Centrale di Milano, con i quali Qui collabora dallo scorso anno.
I ristoranti coinvolti
L’aspetto centrale è che non si tratterà solo di eccedenze della giornata ma anche di pasti preparati appositamente per l’occasione. I ristoranti coinvolti sono i seguenti: Il Binario, Orobianco, Viveca, Michetta, Usman, Little Italy, La Forchetta Verde, Piadineria Mammalena, Osteria Rap del Gargano, Koinè, Blend, Fatto Bene, M’amo, Mama Burger, That’s Vapore, Açai Sisters, Cakes Milano, Bottega Mascadelli, Cerro Ardente, Dolci Delizie, Ckn&ckn, Gelateria Orso Bianco, Pizzeria Extra, Willy’s Burger, Le Zie, Flavours Milano, C’era una volta una piada.

Il contributo degli utenti
Infine UberEats fornirà a tutti i suoi utenti la possibilità di partecipare in modo attivo all’iniziativa e donare un pasto tramite l’app direttamente alle associazioni. Come fare? Una volta aperta l’app basterà modificare l’indirizzo del punto di consegna inserendo uno dei seguenti. Per Qui Foundation: sottopasso Mortirolo 8, dal lunedì al sabato, dalle 20 alle 23, indicando nelle note “presso City Angel”. Per Banco Alimentare della Lombardia: fondazione Somaschi Onlus, Piazza XXV Aprile 2, 20121 Milano. Dal lunedì alla domenica, dalle 12 alle 13, indicando nelle note “citofono centro accoglienza Padre Ambrogio”. L’app rimborserà il costo di consegna agli utenti prelevando un pasto dai ristoranti più vicini.

UberEats è attiva in oltre 100 città ed è stata protagonista di una crescita roboante. L’app si è perfezionata nei mesi. Ora gli utenti possono ricevere consigli su misura in base a gusti e tempo, possono personalizzare la consegna inserendo più dettagli sulla destinazione, tracciare l’ordine e pianificarlo fino a una settimana prima.
A Milano ha consegnato in un anno circa 100mila pizze, quante bastano per riempire un campo da calcio e mezzo, 50mila hamburger, che se messi uno sull’altro raggiungono la stessa altezza del Monte Bianco, e 20mila litri di bibite (acqua, vino, soft drink), quanto basta per riempire circa 400 vasche da bagno. I suoi corrieri hanno percorso quasi 300mila km (oltre 7 volte la circornferenza della Terra). Ricchissima l’offerta: su UberEats sono disponibili oltre 55mila proposte provenienti da 36 cucine diverse.