firma email wapp 3

La notizia è che c’è una possibilità in più per gli investitori. Ad alto rischio; ma questo è un altro discorso. Da oggi i possessori di monete d’oro e lingotti possono convertirli in Bitcoin in maniera semplice scaricando un’app e attivando un account. Dalla stessa applicazione sarà possibile vendere Bitcoin, ricevendo in cambio oro. Questo il risultato dell’accordo tra la startup Conio  e  Cofinvest, società attiva in Italia da lungo tempo nella compravendita del metallo dorato, che permetterà di convertire il bene rifugio per eccellenza nella moneta più innovativa.

 

Un’opportunità per chi desidera investire; ma anche un azzardo, considerate le vigorose oscillazioni che la moneta virtuale ha subito (e potrebbe subire) in futuro.

 

bitcoin oro

 

L’opportunità – spiegano le aziende – al momento è un unicum in Europa. L’operazione richiede la consegna fisica dell’oro a Confinvest che, ricevendolo, in base alla quotazione del momento e grazie alla piattaforma messa a punto, può inviare istantaneamente il valore corrispondente in Bitcoin sull’account Conio del cliente. Viceversa, inviando direttamente dal proprio portfolio Conio all’account di Confinvest la quantità di Bitcoin che si intende convertire, si riceverà il corrispondente fisico in oro.  Viene eliminato, quindi, il preventivo passaggio ad altre valute.

 

I rischi?  “Ho sempre pensato che gli investitori in criptovalute siano assimilabili agli investitori in oro. Entrambi vogliono diversificare il patrimonio utilizzando asset in grado di preservarne il valore” – afferma Giacomo Andreoli, ceo di Cofinvest. “Il Bitcoin è oro digitale” aggiunge Christian Miccoli, co-founder e ceo di Conio. Una visione forse troppo ottimistica: gli investimenti in valuta, soprattutto con il passaggio da un bene rifugio a una moneta virtuale, possono costare cari. Insomma, sono possibilità; ma meglio maneggiarle con prudenza.