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Quanto vale il lavoro di nonni e nonne? Il 2 ottobre sarà la festa a loro dedicata e ProntoPro, il portale di riferimento per i servizi in Italia, ha voluto misurarsi con un curioso esperimento: calcolare quale sarebbe il giusto compenso se dovessero essere pagati per ciò che fanno per i nipoti. Ovviamente, secondo una recente ricerca Ipsos, di fondo c’è il piacere: non sono felici solo i nipoti, ma il 77% dei nonni ha dichiarato di sentirsi ancora utile soprattutto quando è coinvolto nella cura della famiglia e nelle faccende domestiche. Il punto è che sulla schiena, e spesso sulla pensione, degli anziani cade buona parte del welfare famigliare informale italiano, per così dire.

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Duemila euro al mese

Dall’indagine di ProntoPro è emerso che lo stipendio ideale di un nonno corrisponderebbe a circa 2.000 euro al mese. Ma come ha fatto la piattaforma a calcolare lo stipendio virtuale? Sono state prese in considerazione tutte le attività svolte dentro e fuori casa, con le relative paghe orarie riconosciute a chi svolge i diversi mestieri al di fuori della famiglia, come lavoratore professionista. Il computo è stato dunque realizzato prendendo in considerazione i costi medi dei preventivi inviati su ProntoPro dai più di 300mila professionisti iscritti in 500 categorie di servizi. Dunque nulla di improvvisato: si parla di tariffe medie del mercato.

Siamo consapevoli del fatto che l’amore, la cura e la dedizione che i nonni nutrono per i propri nipoti non siano quantificabili né retribuibili in alcun modo economicamente – ha spiegato Silvia Wang, co-fondatrice e presidente di ProntoPro – ma abbiamo provato a calcolare uno stipendio medio ideale per rendere tutti più consapevoli del supporto reale che queste preziose persone rappresentano nella propria famiglia”.

Nonni e nipoti

I “mestieri” dei nonni

Vediamo i diversi elementi dello “stipendio” dei nonni. Partendo dall’aspetto principale, l’accudimento quotidiano dei bambini, compito tra i più impegnativi in termini di tempo e responsabilità e per questo motivo difficilmente monetizzabile, tra i mestieri presi in considerazione c’è quello di animatore. Tutte le ore dedicate al gioco e al divertimento fanno dei nonni degli intrattenitori perfetti: per un’ora di lavoro questi guadagnano in media 50 euro.

Poi c’è la parte mangereccia: quando si trovano a casa dei nipotini, cioè dei figli, molti nonni ne approfittano per cucinare qualcosa e magari dare una pulita a casa. A questo proposito, se uno chef guadagna in media 50 euro a persona, una colf ne intascherebbe circa 7 all’ora. Se alle pulizie aggiungiamo perfino il cagnolino da portarsi ai giardinetti insieme al nipote si devono aggiungere almeno 200 euro alla media. 

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Altro ruolo informalmente ricoperto dai nonni è quello di autista privato, d’altronde indispensabile per accompagnare i bambini dal pediatra o in palestra: mediamente si parla di almeno sei ore settimanali necessarie a questo scopo per un compenso orario di 15 euro. Numerosi sono poi i ragazzi che approfittano della conoscenza e partecipazione diretta agli eventi storici dei propri nonni per imparare meglio quanto viene loro richiesto dagli insegnanti: per un’ora di supporto nello studio della storia, un tutor privato guadagna in media 15 euro.

Ci sono poi altri mestieri, monetizzabili un po’ più difficilmente, come quello di counselor, richiesto tutte le volte che i nipoti si trovano in momenti di difficoltà o hanno bisogno di consigli specifici (55 euro all’ora) fino all’event planner ricoperto tutte le volte che propongono e organizzano pranzi e cene di famiglia, compleanni e così via. La remunerazione per l’organizzatore in questo caso varia dal 10 al 20% del costo dell’evento. Ultimo ma non ultimo, il ruolo jolly di “tappabuchi” pronto a intervenire in caso di urgenze: bene, tra i professionisti che più lavorano su emergenze (dall’idraulico all’elettricista) si scopre che il costo medio da mettere a budget è di 25 euro.