firma email wapp 3

Non c’è solo lo spettro di una nuova crisi finanziaria, agitata da alcuni analisti. Ad agitare le banche, a livello globale, c’è anche l’espansione della cashless society e degli OTT (over-the-top). Un’espansione non ancora così dirompente da far intravedere la scomparsa degli istituti finanziari dalla scena delle transazioni mondiali, come Startupitalia! ha scritto a inizio 2018, ma comunque abbastanza veloce da costringere chi di dovere a prendere le contromisure necessarie per restare al passo coi tempi.

Cashless payments 08

Rivoluzione da Oriente

Cina, soprattutto, e Nord-Europa hanno tracciato la strada da tempo: per pagare servizi e prodotti si possono usare strumenti digital in grado di scavalcare l’intermediazione degli istituti finanziari. Strumenti in grado di rendere obsoleti non solo i contanti, ma anche le carte di credito e di debito. In Cina, come ha raccontato sempre Startupitalia! qualche mese fa, il denaro contante sembra davvero sul viale del tramonto.

 

Solitamente si tende, quando si parla di cashless society in Cina, a limitarsi a descrivere l’innovazione tecnologica di servizi come Alipay e WeChat Pay, ma la realtà è molto più profonda: siamo di fronte a modelli di consumo ormai talmente profondi da diventare modelli sociali. Basti ricordare l’immagine del mendicante che chiede l’elemosina attraverso il suo QR code per capire la portata di quanto sta accadendo. Non solo le generazioni più giovani o le upper class trendy delle megalopoli all’avanguardia tipo Shanghai o Shenzen, ma anche gli anziani proprietari di vetusti esercizi commerciali di provincia non tengono più il contante in tasca.

I timori per le banche

Chiaramente le banche temono molto la svolta pay tech partita dalla Cina. L’Osservatorio sulle carte di credito e Digital Payments ha già avvertito che “il contante avrà un peso sempre meno significativo a fronte della progressiva crescita delle transazioni effettuate tramite mobile payment e app per l’instant payment”. Recentemente un dirigente dell’istituto spagnolo BBVA ha avvertito che molto presto Facebook e Amazon negli Stati Uniti, così come Tencent e Alibaba in Cina, finiranno per sostituire quasi interamente il ruolo delle banche.

नकदहीन अर्थव्यवस्था में भुगतान करने के लिए इलेक्ट्रॉनिक साधनों का उपयोग

E ciò che preoccupa maggiormente gli istituti di credito, che chiedono a gran voce interventi regolatori anche a tutela della stabilità finanziaria: i giganti del tech hanno a disposizione una leva straordinaria costituita dai loro milioni di utenti in tutto il mondo. Nel 2019 è attesa la digital transformation del mondo bancario, con l’entrata in vigore (già dallo scorso gennaio) della direttiva UE che prevede la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica degli OTT, e che consentirà a giganti come Google, Apple, Facebook, Amazon e PayPal di diventare vere e proprie banche digital.

Come sopravvivere alla cashless society

Ma nel frattempo c’è ancora tempo per le banche tradizionali per prepararsi alla sfida cashless e OTT senza perdere un numero eccessivo di clienti. Qualche esempio delle contromisure di cui hanno bisogno gli istituti di credito? Primo: la digitalizzazione. Ancora troppo spesso, infatti, i servizi online non sono all’altezza della situazione. Ma finalmente le banche, anche italiane, si stanno muovendo per creare un’esperienza customer completamente digital e smart, con l’ampliamento dei servizi utilizzabili in rete e il ventaglio delle app dedicate.

 

Secondo uno studio di Accenture, altri settori di investimento fondamentali per il futuro delle banche sono il cloud, cybersecurity, big data e fintech. Le startup possono infatti diventare importanti alleate in tempi di profonda mutazione quasi antropologica dei modelli di consumo. Una mutazione che si sta facendo strada anche in Europa. Un ruolo importante sarà riservato anche all’intelligenza artificiale, con tool in grado di affiancare le funzioni del personale umano e di rispondere alle esigenze dei clienti sempre più esigenti e sempre più bisognosi di risposte immediate e digitali. Le banche hanno tempo, ma devono sfruttarlo bene.