Tanto, ma tanto cibo. Anche così si fanno visite. La storia (e la dieta) di Thomas Marenduzzo
L’uomo è ciò che mangia. Davanti alla telecamera. Se Youtube fosse una casa, certi Youtuber non abbandonerebbero mai la cucina, il loro luogo ideale per creare contenuti che, numeri alla mano, fanno milioni di visualizzazioni. Come i gamer, da Ninja in giù, intrattengono il pubblico giocando a Fortnite mentre il mondo li guarda, così gli eater mangiano (tanto) sponsorizzando prodotti, lanciando sfide, pubblicizzando locali. Il trucco è impressionare, catturare l’attenzione facendo salire l’appetito. Tante, tantissime calorie con pasti luculliani dove il cibo spazzatura è quasi sempre il protagonista. Una miniera d’oro per la visibilità dei ristoranti, ma anche un immagine non sempre edificante in un Paese dove obesi e persone in sovrappeso rappresentano quasi il 50% della popolazione.
Dieta da eater
Mangiare 40 Kinder fetta al latte seguiti da un pollo allo spiedo; ingurgitare 25 Big Mac per siglare un nuovo record del mondo; divorare una pizza piccante in meno di 8 minuti senza bere nulla. Tutti esempi di abbuffate riprese dalla telecamera e caricate sui profili degli Youtuber. «Lo so, quello che faccio è esagerato e sono consapevole che può portare a conseguenze. Ma voglio dimostrare che si può restare in forma anche sgarrando ogni tanto. Finora soltanto un paio di persone mi hanno attaccato e insultato». Thomas Hungry, al secolo Thomas Marenduzzo, è un 32enne di Grantorto, provincia di Padova, che in un anno ha mandato in ebollizione il suo canale da poche centinaia di iscritti a quasi 125mila.
Prima muratore, poi l’impiego in una cartiera, Thomas alla fine ha scommesso sui contenuti online unendo tanto cibo ad altrettanta palestra. «Ho vissuto due anni in Inghilterra, là li chiamano cheat day, giorni in cui puoi ingannare la dieta. Pian piano ho iniziato a filmarmi. Il botto l’ho fatto quando ho mangiato 20mila calorie in un giorno». Più di 400mila visualizzazioni e l’inizio di un lavoro da eater su Youtube e da ambassador per un’azienda che vende integratori.