Il modulo spaziale innovativo capace di trasportare carichi da 5,5 tonnellate e atterrare su qualsiasi pista. Nella sua prima missione per conto della NASA dovrà raggiugere la Stazione spaziale internazionale
Si chiamerà Dream Chaser e nel 2020 affronterà la sua prima missione per conto della NASA, anche se già ora si è guadagnato il simpatico nome di “fattorino spaziale”.
Il “fattorino spaziale”
L’ultima frontiera dei moduli spaziali è stata presentata dai tecnici della Sierra Nevada Corporation (Snc) al NI Week, il grande evento che ogni anno riunisce migliaia di ingegneri ed esperti del settore ad Austin, in Texas. Raccogliendo fin da subito i commenti entusiastici del pubblico.
Lo shuttle, infatti, ha una struttura molto particolare, pensata apposta per il trasporto di carichi fino a 5,5 tonnellate pressurizzati e non (come cibo, acqua, rifornimenti e materiale tecnico per gli esperimenti). Le sue ali pieghevoli permettono di inserirlo in qualsiasi modello di lanciatore. Mentre il sistema di decelerazione gli consentirà di effettuare un atterraggio “morbido” su tutte le piste aeree del mondo. Comprese, in casi di emergenza, anche quelle ad uso civile.
Appuntamento al 2020
“Dream Chaser è un veicolo spaziale riutilizzabile progettato per compiere missioni in orbita bassa”, ha spiegato Stefan Kienle, capo ingegnere dei test alla Snc. “Ad esempio possiamo portare un carico dalla Stazione spaziale sulla Terra più velocemente e con una minore accelerazione di gravità rispetto alle altre opzioni standard”.
Un’immagine di come, secondo le simulazioni, dovrebbe essere l’attracco alla Stazione spaziale orbitante
L’idea di base, dunque, era quella di realizzare un utile mezzo di supporto, ma ora il progetto potrebbe avere sviluppi imprevedibili. In futuro potrebbe persino essere impiegato come “stazione di servizio” dei satelliti, o come piattaforma per ricerche scientifiche. Ma c’è già chi progetta di riadattarlo per il trasporto di un equipaggio umano composto da sette persone.
Voli di fantasia, al momento. Il volo, quello vero, è previsto per il 2020 quando il Dream Chaser raggiungerà, per conto della NASA, la Stazione spaziale internazionale (Iss) nella sua prima missione.