Buzzoole ha raccolto un finanziamento di 830 mila dollari. La startup di influencer marketing (fondata a Napoli nel 2013) ha chiuso un round guidato dal venture fund internazionale Impulse VC con il co-investimento di R301 Capital. Ma l’intero investimento potrebbe raddoppiare (fino a 1,6M dollari) entro 18 mesi e includere altri investitori, fanno sapere dal team. Il nuovo finanziamento servirà a Buzzoole per portare avanti il programma di espansione internazionale, soprattutto verso Russia, Francia, Spagna e India. Buzzoole inoltre ha l’obiettivo di continuare ad aggiungere nuove funzionalità alla piattaforma e a implementare l’algoritmo proprietario. La startup può fare affidamento su una tecnologia data-driven e una piattaforma di automazione basata su algoritmi semantici, riconoscimento di immagine e Open Graph. Grazie a un algoritmo proprietario basato sui big data, Buzzoole è in grado di connettere i brand ai giusti influencer (circa 200.000 registrati oggi da tutto il mondo) per stimolare le conversazioni sulle loro campagne.
Verso un round Series A
«Siamo davvero molto felici di annunciare questo accordo che ci darà l’opportunità di continuare a crescere su scala globale, dopo la recente espansione nel Regno Unito – ha dichiarato Fabrizio Perrone, ceo di Buzzoole – questa operazione farà da ponte per il round Series A che ci aspettiamo di chiudere entro 12-18 mesi, data la rapida crescita che abbiamo registrato in soli 3 anni in termini di utenti, paesi coinvolti e fatturato». La startup italiana ha all’attivo collaborazioni con oltre 350 brand internazionali tra i quali Unilever, Mastercard, Ferrero, Toyota, Ford, Red Bull, Samsung, Danone, e Nestlè. Dopo Roma, Napoli e Milano, quest’anno ha aperto una sede anche a Londra.
80 mila contenuti e 2 milioni di interazioni nel 2016
Secondo i dati di chiusura d’anno, nel 2016, attraverso Buzzoole, sono stati creati circa 80mila contenuti, che hanno dato vita a quasi 2 milioni di interazioni da parte degli utenti della rete (like, commenti, condivisioni, retweet, favourite e così via) per una reach potenziale di quasi 520 milioni di persone. Inoltre, il 23% dei contenuti prodotti è stato “virale”: significa che per ogni 100 contenuti pubblicati dagli influencer coinvolti nelle campagne, 23 sono stati realizzati in maniera totalmente spontanea o dagli stessi influencer o dai rispettivi follower. Le campagne maggiormente richieste sono state quelle che gravitano intorno al Lifestyle (27,6%). Il canale più richiesto in fase di pianificazione delle campagne è risultato il Blog (30,5%), seguito da Facebook (22,7%), Twitter (22,3%), Instagram (16,8%). Ma il migliore engagement (ovvero il maggior numero di interazioni) è stato registrato in assoluto dal canale Instagram (86,5%).
Instagram e il valore delle immagini
Per quanto riguarda i topic, invece, il migliore engagement si è avuto su Leisure (Tempo Libero), Media e Società, seguiti da Business, Tecnologia, Fashion, Sport e Politica. «Sempre più aziende stanno riconoscendo il valore delle immagini e l’importanza di un canale come Instagram anche in ambito business – ha commentato Gianluca Perrelli, Managing Director di Buzzoole – tutto ciò che genera emozione, sorpresa e racconto può essere fonte di contenuto per un brand e il nostro compito è quello di intercettare chi meglio di altri sulla rete è in grado di esprimere, a parole o per immagini, lo spirito di queste iniziative».