firma email wapp 3

Ma le farmacie online esistono? Sì, dal 2016. Il fenomeno è in effetti piuttosto recente: l’e-commerce di farmaci da banco e senza obbligo di ricetta (gli unici vendibili in rete), sempre da parte di farmacisti autorizzati, è stata normata solo nel 2016 dal ministero della Salute. Secondo i dati del dicastero dell’Eur elaborati da Farmakom, azienda leader in Italia nella creazione di piattaforme online per farmacie e parafarmacie, le attività autorizzate nel 2016 erano 328, nel 2017 508, nel 2018 664 e nel 2019 863, con una crescita di, rispettivamente, 180, 156 e 199 attività. Allo scorso 14 settembre erano salite a 1.060 con una crescita di 197 rispetto al 2019: tenendo conto che il dato riguarda solo i primi tre trimestri dell’anno, si può ragionevolmente supporre che il 2020 sarà l’anno di maggiore crescita dopo il 2016.

christina victoria craft ZHys6xN7sUE unsplash

L’evoluzione nel 2020 della crisi

Il dato di quest’anno è evidentemente legato all’emergenza del coronavirus e alla nascita di oltre due milioni di nuovi e-shopper che hanno scelto il canale digitale per soddisfare i propri bisogni di acquisto per limitare i movimenti e che alla fine si sono abituati alla comodità e ai vantaggi del commercio digitale, continuando così a scegliere quel canale anche dopo il lockdown di marzo e aprile. Tuttavia la pandemia ha solo accelerato un fenomeno già in atto: dall’inizio del 2017 a settembre 2020 il numero di e-commerce per la farmacia e la parafarmacia è cresciuto con un tasso medio annuale del 34,6%, considerando sempre che il dato sul 2020 potrebbe ulteriormente crescere.

Farmakom La crescita delle farmacie parafarmacie nelle prime cinque regioni

Il 2020 è dunque l’anno più interessante da analizzare, anche in relazione all’emergenza sanitaria. La partenza forte nelle prime settimane può essere ricondotta alle notizie dell’epidemia dalla Cina e ai primi focolai italiani (attorno alla decima settimana) “ma durante l’emergenza sanitaria in Italia non si registrano picchi o accelerazioni, quanto piuttosto una crescita importante, ma costante, coerente con l’evoluzione del comparto dell’e-commerce farmaceutico”, si legge in una nota.

La diffusione regionale: Campania e Lombardia al top

Attraverso i dati del ministero della Salute, Farmakom ha analizzato la situazione dell’e-commerce per la farmacia e la parafarmacia anche su scala regionale: nelle 1.060 farmacie e parafarmacie autorizzate, infatti, convergono realtà molto diverse tra loro. Le prime cinque regioni per numero di attività online coprono esattamente il 60% del totale italiano: in ordine sono Campania (194), Lombardia (131), Piemonte (117), Emilia-Romagna (98) e Lazio (96). Altre quattro regioni superano quota 50, ovvero Veneto (73), Puglia (71), Sicilia (61) e Toscana (56) mentre le undici regioni italiane rimanenti coprono complessivamente circa un decimo del totale, con in fondo alla classifica Friuli-Venezia Giulia (10), Trentino-Alto Adige (6 della Provincia autonoma di Bolzano e 2 della Provincia di Trento), Molise (5) e Valle d’Aosta (2). Il Nord ha inizialmente dettato il passo, con il Piemonte e la Lombardia che hanno investito di più nella trasformazione digitale della farmacia e della parafarmacia. La Campania ha vissuto però una crescita sorprendente, superando la Lombardia nel primo semestre del 2018 e poi il Piemonte nel primo semestre del 2019, affermandosi come prima regione in Italia.

michal parzuchowski 7TWRwDjfGew unsplash

Il fatturato: 315 milioni nel 2020

Anche per quanto riguarda il fatturato, il settore è aumentato costantemente: i dati Iqvia indicano che nel 2017 il giro d’affari delle farmacie online valeva 96 milioni di euro, nel 2018 155 milioni, nel 2019 240 milioni e si stima che raggiungerà almeno i 315 milioni a fine 2020, con una crescita media annuale di circa il 47%. “In un contesto così innovativo, e soprattutto a così rapida evoluzione, appare evidente il motivo per cui è di fondamentale importanza l’apertura di piattaforme di vendita online, che permettono a farmacie e parafarmacie di aumentare notevolmente la propria clientela anche in archi di tempo relativamente brevi – spiegano i fondatori di Farmakom, guidata da Andrea Mangilli, Massimiliano Misseri e Alberto Trussardiormai, però, non basta più essere presenti online, ma ciò che viene richiesto ai commercianti è di essere al passo con i tempi, ad esempio offrendo alla propria clientela servizi come click&collect o la possibilità di venire aggiornati in tempo reale su eventuali sconti o promozioni. Insomma, in un contesto digitale così innovativo, ciò che fa veramente la differenza è una diversificazione dai propri competitor e una varietà dell’offerta”: