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Le app finanziarie sono sempre più richieste: stando all’ultima edizione del rapporto The State of Finance App Marketing condotta da AppsFlyer, il fintech ha fatto segnare un aumento dei download del 132% a livello globale dal 2019 a inizio 2021. Il rapporto con i risparmi, con il denaro e con gli investimenti anche di nuovo tipo, dagli nft alle criptovalute – così come con le banche, gli istituti e le piattaforme che se ne occupano e fanno da intermediari – sta cambiando in profondità e questi numeri lo dimostrano chiaramente.

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Le installazioni di app di digital banking, ovvero degli istituti finanziari che operano completamente online o con una presenza fisica limitata, sono aumentate di quasi il 45% tra il primo trimestre 2020 e il primo trimestre 2021, mentre le installazioni di applicazioni di servizi finanziari e di banche tradizionali hanno registrato una crescita del 15% nello stesso periodo. Una percentuale, questa, di certo più contenuta ma che conferma in ogni caso una certa apertura a promuovere e attivare servizi online mobili anche da parte degli istituti più tradizionali, sebbene spesso rincorrano i player più innovativi. Anche gli investimenti provano la nuova dinamica: quasi 3 miliardi di dollari sono stati spesi dai responsabili del marketing delle società attive nel settore per acquisire nuovi utenti nel corso del 2020.

Dove cresce di più il fintech

La domanda di applicazioni finanziarie sta registrando i maggiori tassi di crescita soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove c’è ancora una grande popolazione di utenti “non bancarizzati” o “sottobancarizzati” (ad esempio Sud Africa, Nigeria, Turchia, Pakistan, Messico, Arabia Saudita). Tuttavia con la trasformazione mobile che corre a piena velocità, nel 2020 la domanda è aumentata anche nei mercati più sviluppati. In Europa, Medio Oriente e Africa, ad esempio, la crescita delle installazioni non organiche delle app in ambito finance è stata del 170% (Q1 2020-Q1 2021), con le società finanziarie che hanno aumentato gli sforzi per generare più traffico nelle loro app, usando una combinazione di attività di acquisizione utenti e remarketing.

D’altronde le app finanziarie si affidano pesantemente proprio a strategie di marketing per guidare la propria domanda (basta guardarsi intorno, per esempio assistere a una partita di calcio e vedere quanto spazio abbiamo acquisito queste piattaforme in termini di sponsorizzazioni), con oltre il 50% delle installazioni attribuite come non organiche nonostante il costo medio elevato. Lato utenti, quelli che installano app di questo tipo mostrano un forte interesse a realizzare le proprie attività finanziare tramite app, con il 25%-35% che completa la registrazione nonostante un processo relativamente lungo, a testimonianza di un’esperienza utente decisamente positiva.

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Recentemente il settore del fintech ha vissuto una rapida trasformazione digitale, con la pandemia che ha aperto la strada a un cambiamento di mentalità anche di coloro che avevano mostrato una maggiore ritrosia all’adattamento – ha spiegato Shani Rosenfelder, head of content & mobile insight di AppsFlyer – i professionisti del marketing dovrebbero efficientare al massimo la loro spesa, seguendo il trend crescente del cost per install (CPI) e concentrandosi sull’acquisizione di nuovi utenti per soddisfare la domanda. Inoltre, dovrebbero esplorare campagne di remarketing più convenienti per mantenere il loro brand sempre al top in un mercato sempre più competitivo“.

In Italia crescita del 267% su iOS in un anno

Per quanto riguarda l’Italia la crescita delle applicazioni fintech è ovviamente in linea: fa infatti segnare un aumento complessivo delle installazioni del 90% su Android e addirittura del 267% su iOS rispetto al trimestre di riferimento del 2020, cioè il primo. “Un risultato che non sorprende e conferma il consolidarsi di una nuova tipologia di utente sempre più alla ricerca di esperienze mobili, anche e soprattutto in ambito finanziario – ha commentato Daniel Junowicz, RVP Emea & strategic projects di AppsFlyer – incertezza finanziaria e lockdown imposti dalla pandemia hanno inevitabilmente portato a un forte slancio della digitalizzazione che ha sua volta generato un’installazione diffusa delle applicazioni in ambito banking, payment e investment. Questa tendenza certamente continuerà, sta ora ai marketer essere in grado di capitalizzare il cambiamento delle abitudini dei consumatori e guidare la crescita e le entrate derivanti dalle loro applicazioni mobili. Avere la capacità di misurare al meglio le performance delle loro campagne di marketing, e comprendere quali canali stiano guidando il successo, sarà la chiave vincente“.