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PMI e accesso al credito: quali sono le priorità oggi?

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PMI e accesso al credito: quali sono le priorità oggi?

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Avere un referente esperto, banche digitali o ibride, maggiore facilità di accesso al credito, velocità e trasparenza nelle risposte: sono questi i punti cardine nell’accesso al credito secondo le piccole e medie imprese. “C’è bisogno di supportare le PMI a 360 gradi”, ha affermato Carlo Panella, head di b-ilty

Avere un referente esperto, banche digitali o ibride, maggiore facilità di accesso al credito, velocità e trasparenza nelle risposte: sono questi i punti cardine nell’accesso al credito secondo le piccole e medie imprese. “C’è bisogno di supportare le PMI a 360 gradi”, ha affermato Carlo Panella, head di b-ilty

ECONOMY
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Chiara Buratti
6 mar 2023

Cosa vanno cercando le piccole e medie imprese che vogliono attivare una richiesta di accesso al credito? B-ilty, business store digitale di servizi finanziari e di credito del Gruppo illimity dedicato alle PMI, ha lanciato un sondaggio con l’obiettivo di identificare i principali bisogni e le priorità dei piccoli imprenditori nell’accesso al credito e ai servizi bancari, fotografandone anche le criticità. Dai risultati emergono le priorità principali. Tra queste: l’esigenza di un referente specializzato, un modello di banking totalmente digitale o ibrido, la necessità di ricevere risposte rapide e trasparenti alle richieste di credito.

Leggi anche: fondazione illimity dà un nuovo valore sociale agli immobili: nasce a Roma (RE)GENERATION CAMP

Accesso al credito: il sondaggio

Il sondaggio di b-ilty, che ha coinvolto circa 2000 piccole imprese (con fatturato compreso tra 2 e 20 milioni di euro) operanti nei settori più rappresentativi del tessuto imprenditoriale italiano, svela che un piccolo imprenditore su due pone al primo posto tra le proprie necessità quella di avere un referente specializzato che sappia comprendere in modo profondo le specifiche esigenze dell’impresa. Questo bisogno è talmente sentito da essere considerato un driver di scelta di un nuovo player e, addirittura, viene valutato di maggiore importanza rispetto alla convenienza economica dei servizi bancari (46%).

Allo stesso tempo, sempre per circa la metà dei piccoli imprenditori, emerge una forte propensione verso un modello di banca totalmente digitale o ibrido. Attualmente, sono 223.000 le imprese con sede in un comune dove non è presente nessuno sportello bancario, con un incremento di 11.000 solo nell’ultimo anno. Questo accade sia nei comuni piccoli che in quelli di maggiori dimensioni, con una trasversalità da Nord a Sud. Una mancanza che si traduce nella percezione di una minore possibilità di accesso al credito e, più in generale, nell’esigenza di un supporto personalizzato. Il fattore umano riveste, quindi, un ruolo centrale per le PMI italiane, indipendentemente dal fatto che la banca metta a disposizione sportelli fisici o meno.

Al terzo posto tra i bisogni più sentiti dalle piccole imprese nel rapporto con le banche c’è la necessità di ricevere risposte rapide alle richieste di credito (31%). Dall’indagine di b-ilty emerge una difficoltà nel rapportarsi a tempi spesso troppo lunghi e incompatibili con i progetti concreti delle PMI. Su questo fronte si richiede anche più trasparenza sia sulle tempistiche necessarie ad avere una risposta alla propria richiesta che sulle condizioni economiche applicate. In generale, il livello di soddisfazione da parte delle PMI rispetto a questi aspetti è molto basso: l’indice NPS infatti non supera il valore di 17 su 100 per quanto riguarda il rapporto con il referente, mentre sfiora lo zero per gli altri punti. Infine, i risultati raccontano anche un forte bisogno inascoltato: le PMI vorrebbero avere, all’interno della banca, un referente disposto ad analizzare e comprendere i loro progetti e che possa supportarli con il credito necessario a realizzare le loro potenzialità, aldilà del bilancio.

PMI, sostenibilità e digitalizzazione

Tra le priorità strategiche per il business per cui gli imprenditori oggi vorrebbero avere accesso al credito figurano i progetti dedicati alla sostenibilità e alla digitalizzazione dell’impresa. Oltre il 90% delle imprese considerate ritiene importante – e nel 30-40% dei casi prioritario – intervenire su questi aspetti della propria attività, in particolare sul fronte del risparmio energetico, e ricerca nel sistema bancario un partner che le possa supportare.

Due focus che non sembrano essere stati intaccati ne dai rincari energetici ne dal conflitto in Ucraina. “Abbiamo realizzato questa survey per avere un’idea aggiornata sulla situazione del mercato a cui ci rivolgiamo con l’obiettivo di supportare i piccoli imprenditori proprio nelle aree dove c’è più necessità – ha affermato Carlo Panella, Head of b-ilty Division – È emerso come oggi le piccole imprese, nell’accesso al credito, sentano il bisogno di un supporto a 360 gradi, di un referente capace di trasformarsi in partner, oltre che di velocità e trasparenza nelle risposte. B-ilty è nata dall’ascolto di questi bisogni e il nostro obiettivo è continuare a evolvere per rispondere costantemente con soluzioni concrete al mercato”.

Tags: #ACCESSO-AL-CREDITO #B-ILTY #BANKING #CARLO-PANELLA #ILLIMITY #PMI #SONDAGGIO-ILLIMITY
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